SANDRO PUGLIESE
Sport

Olimpia, primi botti. Guduric la nuova stella. Poi Brown e Booker

La guardia serba ha appena realizzato il triplete con la maglia del Fenerbahce. Sei italiani obbligatori in campionato, alle Scarpette Rosse ne manca uno.

Marko Guduric in azione proprio contro l’Olimpia Milano in Eurolega

Marko Guduric in azione proprio contro l’Olimpia Milano in Eurolega

Inizia oggi ufficialmente la nuova stagione del basket e si potrà dare il via alle danze anche con le prime ufficializzazioni per l’anno che verrà. L’Olimpia è alla ricerca di riscatto per il tricolore e per l’Europa che conta che negli ultimi mesi è sfuggita dalle mani dei milanesi. Il leader designato della squadra sarà Marko Guduric, ala serba che ha appena chiuso il “triplete“ con il Fenerbahce: titolo e coppa nazionale oltre all’Eurolega in compagnia degli ex-biancorossi Melli e Hall. L’Olimpia cercava un giocatore di carisma, uno che sapesse affrontare le turbolenze di una stagione complicata come quella che si prospetta con ben 68 partite solo di regular season tra campionato ed Eurolega, uno con la personalità di prendersi le responsabilità. Tanto “odiato“ da avversario, quanto sarà "amato" dal primo secondo in cui indosserà la canotta dell’Olimpia, come spesso accade ai giocatori di questa stirpe. Presente alle recenti Olimpiadi di Parigi, pare ovviamente possibile anche la sua convocazione agli Europei di settembre, dunque potrebbe arrivare solo a ridosso della Supercoppa.

Quello che potrebbe succedere, se sarà ancora convocato con la Spagna, a Lorenzo Brown che sembra essere sempre di più il prescelto nel ruolo di comandante della cabina di regia. Classe 1990, in uscita dal Panathinaikos che sta facendo l’ormai classico mercato faraonico, potrebbe essere l’uomo d’esperienza e costruttore di gioco che manca a Milano dai tempi di Rodriguez per competere ad alto livello in Eurolega. Le sue stagioni migliori le ha vissute al Maccabi Tel Aviv dal 2022 al 2024. Nel suo curriculum anche 103 partite NBA dal 2013 al 2019. Poco più di 10 anni fa la sua unica esperienza italiana durò solo una settimana a Venezia perché non passò le visite mediche per anomalie cardiache, ma da quel momento la sua carriera non si è mai fermata. Rimane dunque più arretrata la trattativa con Darius Thompson. Sotto le plance l’accoppiata che sembra stimolare di più le attenzioni è quella formata da Josh Nebo e Devin Booker. Non si può non considerare il primo citato praticamente come un nuovo acquisto, visto che quest’anno ha giocato solo 9 partite su 74. Daranno dinamismo, energia ed intensità. Lo stesso Booker è fresco del titolo di campione di Germania e, a dispetto dei suoi 34 anni, ha appena giocato la sua miglior stagione europea ad oltre 14 punti di media. Sullo sfondo rimane il tema degli italiani che, nel campionato, devono essere almeno 6 a disposizione: rimangono Mannion, Tonut, Ricci. Ellis e Diop valgono comunque da italiani, per formazione cestistica anche se sono rispettivamente inglese e senegalese, non Bolmaro nonostante il nostro passaporto. Caruso è vicino a Reggio Emilia, Bortolani ha firmato a Cantù, Flaccadori è in scadenza, dunque manca ancora da riempire l’ultimo slot.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su