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La ricorrenza. Gli 80 anni di Massimo Moratti vissuti in famiglia

Allo scoccare della mezzanotte, gli anni passati sono diventati ottanta. Un traguardo a cui Massimo Moratti arriverà attorniato dagli affetti...

Allo scoccare della mezzanotte, gli anni passati sono diventati ottanta. Un traguardo a cui Massimo Moratti arriverà attorniato dagli affetti...

Allo scoccare della mezzanotte, gli anni passati sono diventati ottanta. Un traguardo a cui Massimo Moratti arriverà attorniato dagli affetti...

Allo scoccare della mezzanotte, gli anni passati sono diventati ottanta. Un traguardo a cui Massimo Moratti arriverà attorniato dagli affetti familiari, a Imbersago, con figli e nipoti. Da tempo non è più il presidente dell’Inter, passione che la cessione delle quote non ha cancellato. Da primo tifoso a tifoso “semplice“, sempre conservando la voglia di seguire le vicende della squadra. Due dei cinque scudetti conquistati alla guida del club sono arrivati proprio in questo giorno: nel 2009 quando la sconfitta del Milan per 2-1 a Udine consegnò il tricolore ai “cugini“ prima ancora di affrontare il Siena e l’anno successivo, proprio in casa dei toscani, vincendo 1-0 all’ultima giornata, con guizzo vincente di Milito. Fu il secondo trofeo del Triplete che quest’anno l’Inter non può più timbrare, dopo l’eliminazione in semifinale di Coppa Italia. Restano il campionato e la finale di Champions League del 31 maggio, a cui Moratti non dovrebbe assistere dal vivo. Possibile invece che, come a Istanbul due anni fa, ci sia il figlio Angelomario, a cui quindici anni orsono toccò l’onore di portare il trofeo dei campioni d’Europa al Meazza, dove una folla di tifosi attendeva la squadra di ritorno da Madrid alle prime luci del mattino.M.T.

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