MATTIA TODISCO
Sport

Inzaghi e l'arte del turnover: Zalewski brilla nella vittoria dell'Inter a Torino

Zalewski protagonista con un gol a Torino. Inzaghi sfrutta il turnover in vista della finale di Champions League.

Darmian, Taremi e Correa si congratulano con Zalewski dopo il gol al Torino

Darmian, Taremi e Correa si congratulano con Zalewski dopo il gol al Torino

Nove cambi tra una partita e l’altra. Dalla serata del trionfo contro il Barcellona a una trasferta a Torino bagnata e fortunata, in cui Inzaghi ha estremizzato il concetto, tanto amato, di “Insieme“. Ha chiesto aiuto a tutti, dal portiere di riserva alla quinta punta nelle gerarchie (Correa), fino all’ultimo arrivato in sede di mercato, Nicola Zalewski, un’intuizione invernale che si sta rivelando azzeccata. Nella Roma giallorossa si sentiva poco apprezzato, talvolta fischiato dai tifosi per qualche passaggio a vuoto. Aveva il contratto in scadenza a fine giugno, il che lo rendeva cedibile in prestito solo a patto di prolungare di un altro anno. Detto, fatto: nuovo accordo coi capitolini e prestito con diritto di riscatto all’Inter, che ben prima dei termini eserciterà l’opzione da 6,5 milioni di euro per tesserarlo a titolo definitivo.

Zalewski, preso per sostituire a sinistra un poco performante Buchanan, da risorsa a gara in corso per la fascia mancina si è trasformato in mezzala offensiva di lusso, grande protagonista a Torino con un gol e tante giocate di classe. Si è preso la copertina di un libro, quello narrante le gesta delle seconde linee, a cui diversi altri compagni hanno aggiunto pagine importanti. Josep Martinez, al netto di qualche brivido palla al piede, ha evitato il possibile 1-1 con un riflesso felino su Adams. De Vrij si è confermato un eccellente doppione di Acerbi. Darmian è il solito jolly capace di coprire toppe quasi ovunque. E ancora Asllani, al secondo gol consecutivo dagli undici metri dopo quello al Verona (chissà che non sia un fattore utile a Monaco di Baviera...) e Taremi, finalmente in condizioni fisiche più che accettabili, dopo i guai con la pubalgia.

Il 2-2 del Napoli col Genoa farà sì che domenica sera, al cospetto della Lazio, lo schieramento torni più simile a quello dei titolari. Frattesi, Mkhitaryan e Pavard, tra gli assenti dai convocati in Piemonte, dovrebbero tornare entro domani in gruppo (ieri la ripresa degli allenamenti). Il solo Lautaro Martinez verrà quindi esentato da un recupero rapido, tutti gli altri dovrebbero farcela ad andare almeno in panchina, all’occorrenza in campo. Compresi i giocatori che Inzaghi ha comunque portato con sé a Torino senza utilizzarli o lanciandoli solo a gara iniziata: Sommer, Acerbi, Dumfries, Barella, Calhanoglu, Dimarco e Thuram. Il focus principale resta la finale di Champions League del 31 maggio, ma la sfida ai granata ha dato risposte e se davvero ci sarà uno spareggio scudetto (è possibile solo con una contemporanea vittoria del Napoli e una sconfitta dell’Inter) la gestione delle risorse e la risposta dell’intero gruppo diventeranno ancora di più un fattore determinante.

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