
Occasione a gennaio. Torna il nome di Taremi
Il nome di Mehdi Taremi sta tornando con prepotenza nei radar dell’Inter. C’era già stato l’estate scorsa, quando la dirigenza nerazzurra ha scoperto che Romelu Lukaku non aveva intenzione di tornare in nerazzurro. L’iraniano del Porto era sulla lista di Ausilio e Marotta, ritenuto un’alternativa credibilissima sotto il profilo tecnico ma con delle incognite legate al prezzo e alla presenza della Coppa d’Asia a metà stagione. Questo secondo aspetto ci sarà lo stesso, ma a sei mesi dalla scadenza con il Porto (di un contratto che non verrà rinnovato) il costo del cartellino scenderà. Quanto è ancora difficile dirlo, sicuramente il Porto non è un interlocutore semplice, ma la situazione potrebbe portare i lusitani a ridurre le pretese per non arrivare a perdere il cartellino a zero.
Taremi è attirato da uno step ulteriore di carriera che ancora non ha fatto. A Oporto è un pilastro, un giocatore cardine che si è dimostrato adatto anche per il massimo livello rappresentato in Europa dalla Champions League. L’Inter ha quattro attaccanti in rosa, si sente coperta nei doppi ruoli ma sia Arnautovic che Sanchez vanno per i 35 e il cileno ha accettato di firmare per un solo anno. Da qui la necessità dei nerazzurri di giocare d’anticipo, guardando non solo a quel che sarà nella seconda parte di quest’annata, ma anche al futuro non troppo remoto. Taremi di anni ne ha 31, un curriculum recente con qualche guaio fisico in meno rispetto all’austriaco e al sudamericano, che pure viene da una stagione a Marsiglia in cui ha ridotto sensibilmente il numero di guai muscolari.
Il ragionamento che si fa in casa Inter guarda oltre un presente in cui i due attaccanti titolari stanno facendo faville perché le stagioni sono lunghe, nel caso dei vice campioni d’Europa annoverano una cinquantina di partite se non di più e soprattutto quando si arriva al momento lou c’è necessità di avere più ricambi possibili. Chiaro che sarà difficile rinunciare a Lautaro o a questo Thuram, a segno anche l’altro ieri nella goleada della Francia contro Gibilterra, ma bisogna anche essere preparati qualora uno o entrambi dovessero incappare in un passaggio di appannamento, se non addirittura in indisponibilità per qualsiasi motivo.