Il test con l’Opatija si chiude sul 3-3. Atalanta sulle punte. No all’opzione Touré

A tredici giorni dall’inizio del campionato l’Atalanta, sicura di aver ritrovato Scalvini e Scamacca, entrambi in campo più di 80 minuti tra sabato a Colonia (0-4) e domenica l’Opatija (3-3), attende di risolvere il problema del quinto attaccante, quello che dovrà sostituire Retegui o l’ammutinato Lookman. Negli anni scorsi Gasperini ha sempre ruotato cinque punte per due ruoli da titolari, avendo poi due trequartisti a vocazione offensiva (che sono Pasalic e Samardzic) da giostrare dietro il tandem d’attacco.

Con le conferme di De Ketelaere e Maldini, l’innesto di Sulemana (che sta convincendo nel ruolo di Lookman) e il ritorno da titolare di Scamacca - va ricordato che un anno fa Retegui arrivava proprio in questi giorni per sostituire il centravanti romano, con un’operazione di mercato non preventivata fino al suo infortunio a Parma il 4 agosto - ora alla Dea serve un quinto attaccante.

La soluzione interna rappresentata da El Bilal Touré è stata scartata: acquistato due anni fa dall’Almeria per 31 milioni, il 24enne maliano non è stato convocato per le ultime due amichevoli contro il Colonia sabato e ieri nel test a Zingonia. Contro i croati del NK Opatija in gol i due Sulemana, Kamaldeen e Ibrahim, e Samardzic su rigore. Touré partirà a breve appena arriverà l’offerta giusta.

E in entrata Juric attende a questo punto una prima punta, perché come seconde punte si alterneranno De Ketelaere e Maldini, il primo chiamato a tornare sui livelli stratosferici del 2024, il secondo atteso ad un salto di qualità, e il nuovo acquisto Sulemana. Per il ruolo di centravanti si guarda, oltre al 25enne montenegrino Nikola Krstovic in uscita dal Lecce (più facile da integrare dopo due stagioni con i salentini), al mercato estero, al 24enne brasiliano Rodrigo Muniz del Fulham e al 28enne francese Jean Philippe Mateta del Crystal Palace.

È più una seconda punta l’uruguaiano Maximiliano Arujo, 25enne esterno offensivo dello Sporting Lisbona. Sono tutti profili da 25/30 milioni, come il nigeriano Tolu Arokodare del Genk.

Fabrizio Carcano