ENRICO LEVRINI
Sport

Il Como sogna l’Europa. Grandi firme e talenti. Fabregas cerca il mix per fare il salto di qualità

Morata, Thiaw e Jesus Rodriguez, ma anche le trattative per Chiesa e Gila. Sergi Roberto chioccia dei giovani, si cercano profili italiani per la lista Figc. L’allenatore ha chiesto una rosa ridotta a ventidue giocatori più i Primavera.

Morata, Thiaw e Jesus Rodriguez, ma anche le trattative per Chiesa e Gila. Sergi Roberto chioccia dei giovani, si cercano profili italiani per la lista Figc. L’allenatore ha chiesto una rosa ridotta a ventidue giocatori più i Primavera.

Morata, Thiaw e Jesus Rodriguez, ma anche le trattative per Chiesa e Gila. Sergi Roberto chioccia dei giovani, si cercano profili italiani per la lista Figc. L’allenatore ha chiesto una rosa ridotta a ventidue giocatori più i Primavera.

Dopo il decimo posto dello scorso campionato, il presidente del Como Mirwan Suwarso disse: "Ora stupiremo il mondo". Ben prima di lui, quattro anni, l’allora Ceo Michael Gandler disse invece che "fra poco arriverà il giorno che non si troverà un biglietto, per entrare al Sinigaglia", nonostante fosse in uno stadio deserto e la squadra in Serie C. Frase profetica, che dimostra il lavoro e l’impegno della famiglia Hartono nel progetto Como e sulla città. Un piccolo passo alla volta, ma sempre significativi, senza mai fermarsi e credendo nell’obiettivo finale. Il prossimo è quello di entrare in Europa dalla porta principale, possibilmente addirittura quella che porta in Champions League, parola che a Mozzate è vietato pronunciare, ma traguardo che si intuisce dal tipo di mercato e programmazione. Non si tratta solo di potere economico, ma anche di avere gli uomini giusti, con la mentalità internazionale, che sanno costruire un progetto solido e duraturo. Ad esempio il Como ha tre analisti video e a sorpresa Fabregas, durante un ultima conferenza stampa, alla domanda "Cosa manca al Como, per diventare una grande?" rispose: "Un altro analista video, per il mercato internazionale".

Da qui nascono tutti gli acquisti e voci di trattative, per costruire una squadra che punti verso l’Europa, andando su nomi poco conosciuti, su giocatori giovani e di talento, come è successo nello scorso mercato con Nico Paz. Ora il Como è a un passo da Jesus Rodriguez del Betis, sta trattando Andreas Schijelderup, che ha appena segnato nel Mondiale per club con il Benfica (gol della vittoria contro il Bayern). Senza dimenticare le offerte per Nicolas Khun, eclettico attaccante tedesco del Celtic. Tutti giocatori giovani e di talento, titolari delle loro nazionali Under 21 o principali. In mezzo a questo gruppo che Fabregas vuole plasmare, giorno dopo giorno, servono giocatori che portino esperienza internazionale, come Morata o Thiaw che dovrebbe arrivare a ore, oppure un Chiesa da rivitalizzare dopo l’esperienza di Liverpool, o ancora l’arcigno Mario Gila della Lazio.

Con l’addio al calcio di Pepe Reina, Fabregas ha già detto che la chioccia di tutti questi nuovi giocatori sarà Sergi Roberto, ex capitano del Barcellona. Verranno poi inseriti in un telaio collaudato, con giocatori di alto livello come Diao, Strefezza, Perrone, Da Cunha, richiesti anche in queste ore dai vari club europei, ma che hanno deciso di abbracciare il progetto Como. L’unico problema per i lariani sono i 4 giocatori di scuola italiana da avere in rosa. L’unico ad alto livello, al momento, è Goldaniga, che insieme alla conferma di Gabrielloni, ne fa avere in rosa giusto due. Ha infatti smesso anche Alessio Iovine, mentre Dossena è rimasto vittima di un brutto infortunio. L’arrivo di Chiesa, eventualmente, potrebbe risolvere un problema, ma per essere sicuri servono altri due acquisti, o rientri dai prestiti, come Fumagalli da Cosenza o Bellemo dalla Sampdoria, tutti giocatori al momento destinati a vedere poco il campo.

Fabregas ha detto che vuole una rosa di solo 22 giocatori, più 4 primavera, tutti al massimo livello, in modo da non avere cali di prestazioni, in caso di infortuni e squalifiche. Vuole però una panchina con giocatori bravi quanto quelli in campo, motivati, con lo stesso suo fuoco per il calcio. Dichiarazioni e ambizioni, forse esagerate per chi le vede da fuori, ma l’aspetto motivazionale, il voler fare gruppo e famiglia e l’ambizione, sono alla base per poter raggiungere le porte dell’Europa.

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