Già due gol e un assist nelle amichevoli per la punta, spicca anche Obiang. La dirigenza monitora Giannetti, Delli Carri e Correia. Ma prima le uscite .
La fase di stallo sul mercato in casa Monza prosegue e a due settimane dall’esordio ufficiale, contro il Frosinone in Coppa Italia, il futuro di tanti giocatori chiave appare incerto. Birindelli, Carboni, Colpani, Izzo e Pessina: tutti profili di alto livello, nessuno sicuro di rimanere in Brianza. Dall’altro lato la dirigenza segue sempre Omar Correia della Triestina a centrocampo e il difensore Filippo Delli Carri del Padova, a cui si aggiunge un più recente interesse per Lautaro Giannetti, centrale classe 1993 dell’Udinese.
Ma senza uscite non ci saranno grosse nuove entrate. E al momento i punti fermi dei biancorossi sono pochi. Tra questi, a sorpresa, c’è Mirko Maric (nella foto), vera rivelazione della prima parte di preparazione estiva. Acquistato nel 2020 per quasi 5 milioni e con grandi aspettative, il centravanti croato classe 1995 non ha mai brillato a Monza. Ecco quindi i vari giri in prestito. Prima il periodo positivo a Crotone, poi le deludenti avventure tra Rijeka e Venezia da cui è tornato lo scorso maggio. Nonostante fosse considerato definitivamente un esubero, Maric si è messo a disposizione di Paolo Bianco che sta provando a rigenerarlo. I risultati per ora sono buoni: 2 gol e un assist in 4 amichevoli, tanto lavoro per la squadra e un atteggiamento sempre propositivo. Sarà il tempo a dire se si tratta di lampi da calcio estivo o se il Monza ha trovato in lui una valida arma offensiva. Altro perno solido dei biancorossi: Pedro Obiang, fortemente voluto dalla vecchia dirigenza prima del passaggio di proprietà agli americani di Beckett Lyne Ventures. Il 33enne equato guineano è arrivato in Brianza solamente a giugno, ma nel giro di poche settimane sembra aver già intascato subito le chiavi del centrocampo. Carisma, esperienza e tranquillità, oltre ad una notevole dose di fisicità, sono i tratti che l’ex Sassuolo ha messo al servizio della squadra e soprattutto dei più giovani. Più volte tra allenamenti e amichevoli Obiang ha dispensato consigli ai compagni più “piccoli“ come Capolupo, Martins e Sardo: talenti che possono crescere sotto la sua ala.
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