Brescia più vicino alla C e Cellino contestato, quale futuro per le Rondinelle?

A otto giornate dal termine della stagione, la squadra di Gastaldello cerca in casa dell’Ascoli una vittoria che manca da 16 partite

Massimo Cellino, presidente del Brescia Calcio

Massimo Cellino, presidente del Brescia Calcio

Mancano otto giornate alla conclusione del Campionato di serie B. Il Brescia in questo momento è ultimo e deve fare i conti con numeri decisamente contro la squadra. Sono diversi i dati che inducono ad una fondata preoccupazione in casa biancazzurra, visto che le Rondinelle vantano l’attacco più sterile (insieme al Benevento) del torneo cadetto e la seconda difesa più perforata (44 gol al passivo contro i 47 del Cosenza), ma non si può trascurare il fatto, altrettanto eloquente, che la vittoria manca ormai da ben 16 partite, un digiuno in Campionato da record (negativo, s’intende), che non era mai stato raggiunto prima dal Brescia nella sua ultracentenaria storia (partita nel 1911).

Sempre rimanendo in tema di numeri è doveroso ricordare che in questo momento la squadra allenata da Gastaldello si trova staccata quattro punti dai play out e cinque dalla zona salvezza. Un divario che Bisoli e compagni dovranno cercare di colmare cambiando immediatamente passo sin dal primo impegno dopo la pausa, quando ad Ascoli i biancazzurri si giocheranno un’autentica “finale”. In questo contesto, che vede avvicinarsi lo spettro del ritorno in serie C dopo trentotto anni spesi nelle categorie superiori, c’è una questione che si sta facendo largo ed è quella relativa alle intenzioni del presidente Cellino, il cui operato sta subendo la pesante contestazione della tifoseria e di tutto l’ambiente bresciano.

Quali sono, a questo punto, i propositi dell’imprenditore? Deciderà di rimanere a Brescia, anche nel malaugurato caso di discesa in serie C, magari per riportare le Rondinelle dove le ha trovate, oppure preferirà ritenere chiusa la sua esperienza in terra bresciana? E in questo caso quale potrà essere il valore dato ad una società che, sempre in caso di retrocessione (che si spera potrà essere evitata sul campo), è destinata a subire anche un duro contraccolpo economico?