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Australian Open, si ferma la corsa di Sara Errani. Incubo Covid: torneo a porte chiuse

L'azzurra eliminata in tre set da Su-Wei Hsieh. Gli unici italiani in corsa restano Berrettini e Fognini. Cinque giorni di lockdown a Melbourne: scatta la bolla per i giocatori

Sara Errani

Melbourne (Australia), 12 febbraio 2021 - Sara Errani, dopo la vittoria dell'altro giorno contro Venus Williams, esce di scena al terzo turno degli Australian Open. La 33enne tennista romagnola, numero 134 del ranking mondiale, ha ceduto per 6-4 2-6 7-5, dopo quasi due ore e tre quarti di lotta, alla cinese di Taipei Su-Wei Hsieh, n.71 della classifica Wta, che a sorpresa mercoledì aveva eliminato in due set la canadese Bianca Andreescu, n.8 del ranking e del seeding. Un vero peccato per la Errani: nel nono game del terzo set è arrivata a due punti dal match così come nel decimo (recuperando da 0-30), ma Hsieh è riuscita ad agguantare l'azzurra sul 5 pari e poi volare verso la vittoria. Eliminate quindi tutte le giocatrici italiane dal tabellone femminile del primo slam della stagione. Gli ultimi due azzurri rimasti in corsa sono Matteo Berrettini, che domani sfiderà Karen Chačanov, e Fabio Fognini, che dopo lo spettacolare e turbolento derby contro Salvatore Caruso, se la vedrà con il talento australiano Alex De Minaur.

Intanto il torneo continuerà a svolgersi a porte chiuse dopo l'annuncio di un lockdown di cinque giorni ordinato a Melbourne dalle autorità australiane nel tentativo di arginare la comparsa di una variante del Covid. Il primo ministro dello Stato di Victoria, Daniel Andrews, di cui Melbourne è la capitale, ha detto che la sede del torneo di tennis sarà considerata un "luogo di lavoro" che potrà funzionare con un numero limitato di dipendenti. Una "bolla sanitaria" verrà quindi messa in atto intorno ai giocatori, in modo che la manifestazione possa proseguire. Lo ha spiegato il capo di Tennis Australia, Craig Tiley: "Il torneo continuerà. Verrà messa in atto una bolla sanitaria per i giocatori. Tutto quello che abbiamo sentito dire è che i giocatori vogliono solo continuare a giocare. Solo i giocatori e le loro squadre, così come i rappresentanti dello staff che non potranno svolgere il proprio lavoro da casa, saranno ammessi nella struttura", ha aggiunto Tiley