Irene Fargo: la carriera, la tv e l'orgoglio bresciano

Il messaggio del Comune di Chiari dopo la morte della cantante: "Sei stata e sarai sempre motivo di vanto"

Irene Fargo

Irene Fargo

Lutto nel mondo della musica e commozione nel Bresciano, sua terra di origine, ora che la notizia della morte della cantante Irene Fargo sta raggiungendo tutti. La cantante, all'anagrafe Flavia Pozzaglio, avrebbe compiuto 60 anni il prossimo novembre. Era nata a Palazzolo sull'Oglio l'1 novembre 1962 ma era cresciuta a Chiari, sempre nel Bresciano, dove ha vissuto fino a quando si è arresa a una lunga  malattia. Lascia due figlie. 

La Fargo era nota al grande pubblico soprattutto per le due apparizioni al Festival di Sanremo, sempre nella sezione Nuove Proposte, dove arrivò seconda nel 1991 (dietro Paolo Vallesi) e nel 1992 (dietro ad Aleandro Baldi e Francesca Alotta) con i brani "La donna di Ibsen" e "Come una Turandot'. Ma nel Bresciano la ricordano non solo per le sue indiscusse doti artistiche ma soprattutto per le qualità umane.

Il sindaco di Chiari, Massimo Vizzardi e il Comune hanno espresso su Facebook "cordoglio e vicinanza alla famiglia per la perdita di Flavia Pozzaglio. Conosciuta nel mondo della musica leggera col nome d'arte di Irene Fargo - si legge ancora sul profilo social dell'amministrazione comunale - è stata e continuerà ad essere motivo di orgoglio per tutta la Città di Chiari". 

Il percorso artistico

Dopo aver fatto parte di un coro polifonico, gli esordi da solista la vedono presentare sul palco del Festival di Castrocaro nel 1987 con il suo nome d'anagrafe la canzone "Fretta di te". È con il successivo incontro con Enzo Miceli ad assumere il nome d'arte che comincia a definire il personaggio che permetterà di farla conoscere a livello nazionale. Dopo un ritorno nel 1988 al Festival di Castrocaro e il 45 giri d'esorio Dialoghi/Meccanismi, nel 1990 il disco d'esordio preceduto dal singolo estivo Le Ragazze Al Mare. Nel 1991 partecipa al Festival di Sanremo e si classifica seconda nella categoria nuove proposte con il brano La donna di Ibsen, il cui testo è ispirato ad un testo teatrale del drammaturgo norvegese Henrik Ibsen intitolato La donna del mare. l 45 giri, che fa da traino all'album inciso l'anno precedente e opportunamente ristampato con l'aggiunta di un altro inedito, Ti do una canzone, in duetto con Grazia Di Michele, conosce un successo inconsueto per un partecipante alle nuove proposte che non avesse vinto, sfiorando l'ingresso nella Top Ten.

Il bis

Nel 1992 è ancora a Sanremo tra le nuove proposte, ancora secondo posto, con il brano Come una Turandot. Questa volta l'omaggio è all'opera di Giacomo Puccini. Il secondo album, pubblicato alla fine della rassegna, si intitola La voce magica della luna, e otterrà un discreto riscontro commerciale. Nello stesso anno Irene ottiene un terzo posto al Cantagiro. Nel 1993 viene eliminata all'ultima selezione dall'elenco dei Big del Festival di Sanremo, alla cui gara si era candidata con il brano Non sei così, poi inserito nel terzo album Labirinti del cuore, pubblicato alla fine di quell'anno. Con questo disco Irene dà un nuovo corso alla propria carriera: abbandonati il suo primo produttore Enzo Miceli (autore con Gaetano Lorefice di quasi tutte le canzoni fino ad allora incise), si trasforma in interprete pura, e canta brani di Mariella Nava, Roby Facchinetti, Kaballà, Daniele Fossati.

Ospite in tv

 Dopo un'esperienza televisiva nel cast di Domenica in..., Irene si avvicina alla canzone napoletana pubblicando un disco dal titolo "O core e Napule". Partecipa ad alcune manifestazioni canore quali Viva Napoli e Ma l'amore sì! che vince con la canzone Io che non vivo (senza te) di Pino Donaggio. Tra il 1997 e il 1999 Irene pubblica altri tre dischi, venendo invitata spesso come ospite nei programmi di Paolo Limiti. Dal 2002 affianca l'attività di attrice teatrale di Musical. È del 2005 l'ultimo Cd, una serie di cover dal titolo Insieme contenente alcuni inediti, tra i quali il tema portante del film Nel mio amore, che ha visto l'esordio alla regia della scrittrice Susanna Tamaro. La cantante ricopre il ruolo di protagonista in alcuni musical. Il 7 dicembre 2012 torna in radio con il singolo Acrobati tratto dal nuovo album Crescendo, dopo aver riscosso grande successo all'estero. Il brano, composto da Konrad Pulè e Alessandro Hellmann, è il terzo di un album nato dalla collaborazione con grandi autori. Non manca nell'album anche un omaggio al grande amico scomparso Lucio Dalla, attraverso una commovente interpretazione in spagnolo del brano Caruso. Il 15 dicembre 2012 le viene conferito il premio "One Media Awards" per i 25 anni di carriera.