Michela Giraud: "Mi sconvolge la furia di ripartire e fatturare: cerco libertà"

La comica romana a teatro in "La verità, nient’altro che la verità, lo giuro… Reloaded!". Il 30 maggio a Varese

Michela Giraud

Michela Giraud

Milano -  Il mondo. Secondo Michela Giraud. Perché questa volta la comica romana apre la finestra della stanza. Dà un’occhiata fuori. E prova a strappare un sorriso su questi tempi matti in "La verità, nient’altro che la verità, lo giuro… Reloaded!", la sera del 30 maggio al Teatro di Varese. Un assolo. Serratissimo e rimaneggiato. Di pura stand-up comedy, dopo il successo del suo show su Netflix e la partecipazione a "LOL - Chi ride è fuori" su Prime.

Michela, di che verità parla sul palco? "Oh ma è soltanto una serie di mie piccolezze! Netflix mi aveva chiesto di concentrarmi su me stessa e la mia storia, trascurando il qui e ora. Un aspetto che mi mancava. Ora quindi mi lascio ispirare dall’attualità, cambiando a seconda dei temi, dell’ispirazione" .

Avrà molti spunti su cui lavorare… "La realtà mi sconvolge. Soprattutto questa furia di ripartire, di ricominciare, di fatturare. Io vedo persone esauste, chiamate a esprimersi su tutto, grandi temi compresi, come la guerra. E mi sconvolge come stiamo vivendo il lavoro senza pause. Ci è successo qualcosa. Anche se non parlerò di questi ultimi due anni".

Che ruolo ha oggi la comicità? "Deve rimanere libera, sapendo che può avere funzioni diverse, tutte legittime e senza gerarchie. Così come non credo ci siano temi tabù. Anche se a me non piace lavorare sulle cose che non mi riguardano, sul palco voglio sentirmi a mio agio, evitando di alzare il tiro tanto per farlo".

Maestri? "Saverio Raimondo e Stefano Vigilante mi hanno insegnato a stare sul palco. Ma devo molto a Cinzia Leone e a Serena Dandini, alla Tv delle Ragazze"

Come è andata con Netflix? "Mi ha colpito il loro atteggiamento deciso, il sapere cosa fare e dove andare. Io ho collaborato con Netflix Mondo e mi sono sentita davvero molto sostenuta. Prime invece mi ha letteralmente cambiato la vita, mettendomi alla prova con una comicità diversa, che emerge dal gioco e dalla popolarità del gruppo".

Come sta andando la tournée? "Ho trovato un pubblico attento, esigente. In teatro ti viene chiesto un grandissimo rigore, cosa un po’ diversa rispetto ai locali di cabaret. Ma per fortuna la risposta finora è stata ottima. Devo solo stare attenta a non fare l’errore della scorsa volta".

Cosa intende? "Vorrei evitare di prendere 10 chili, visto che ad ogni tappa mi viene da mangiare qualsiasi cosa. Mi sono posta il limite degli 80, cosa tutt’altro che facile, specie quando ti ammazzi di salame mantovano".