La Scapigliatura: "La nostra musica? È Coolturale"

I fratelli Bodini nel nuovo album mixano Moravia, Montale e un cocktail metropolitano

La Scapigliatura - i fratelli Jacopo e Niccolò Bodini,  presentano il nuovo album

La Scapigliatura - i fratelli Jacopo e Niccolò Bodini, presentano il nuovo album

Milano, 23 novembre 2021 -  In viaggio tra i paesaggi letterari di Moravia e Montale con la mente a Berlino e il cuore a Milano. "Coolturale", l’album che La Scapigliatura presenta domani al Salone14@YellowSquare di via Lattuada, nella cornice della Music Week, cerca una sintesi tra le tante anime dei fratelli Bodini, Targa Tenco per miglior opera prima nel 2015. Niccolò, laurea in giurisprudenza, vive e lavora in città, Jacopo, filosofo, in Francia, ma si trovano nuovamente uno accanto all’altro con i loro "cocktail dal sapore di metropoli" abbagliati dalle "luci di San Siro di Milito e di Vecchioni" come cantano in quella "Rincontrarsi a Milano" condivisa con Arisa. Sulla copertina del disco “Coolturale“ lo scrivete con la grafica della Coca Cola. Jacopo: "L’idea era quella di creare una parola ‘farmacologica’, capace di spiegare un concetto ambivalente. Oggi la cultura è molto più mobile, molto più in linea con quelle che sono le indicazioni degli algoritmi e quindi più attenta a quel che ‘funziona’. Il nuovo repertorio prova proprio a riflettere su questo e sul ruolo che le canzoni possono avere nella trasformazione della cultura in cooltura".

Quali sono, dunque, i vostri riferimenti «coolturali»? Niccolò: "Secondo Cletto Arrighi gli scapigliati erano persone con una grande sproporzione fra quanto avevano in testa e quel che avevano in tasca. Viste le magre finanze e i nostri tanti pensieri (ma anche i tanti capelli) basterebbe questo a farceli sentire vicini. Io ho una formazione legata alla grande canzone d’autore, mentre lui è più affascinato dalla musica indipendente americana e da artisti come Bon Iver, National, oltre che dall’elettronica francese di Sébastien Tellier, degli Air e così via. Come si evince, però, da titoli come ‘Gli indifferenti’ o ‘Montale’ siamo molto influenzati pure da quel che vediamo o che leggiamo". Milano è un centro di gravità per la vostra musica. Niccolò: "Da cremonesi trapiantati altrove, siamo particolarmente attratti dalle realtà stimolanti. A Milano si racchiudono le esperienze, le immagini, le suggestioni tipiche delle altre grandi città del continente. Quindi se Roma è la capitale d’Italia, Milano è la capitale europea d’Italia. Quella più internazionale, che entra prepotentemente nella narrazione e con essa si diffonde attraverso le canzoni".