Cristina D'Avena, i suoi primi 40 anni di carriera. Sfilata di hit all'Alcatraz

L'interprete di storiche sigle di cartoon in via Valtellina con i Gemboy: "Sanremo? Se mai dovesse capitare di trovare un pezzo adatto, ci andrei come concorrente"

Cristina D'Avena in versione vamp

Cristina D'Avena in versione vamp

Milano - Lui aveva solo nove anni. E la voleva sposare. "Non ricordo il nome, ma quella sua letterina m’intenerisce ancora il cuore” ammette Cristina D’Avena, in concerto domani, sabato 28 gennaio, all’Alcatraz con le sue celeberrime sigle e l’ultima raccolta di duetti “40 Il sogno continua”. “Un ammiratore giovane ma deciso ad avermi in moglie, come mi scriveva dicendo di avere già pronta la camera da letto".

Un mondo precoce, che le torna a far cantare con i Gem Boy e tutto il calore del locale di via Valtellina. Tutto iniziò nel 1982, quando una diciassettenne Cristina si presentò ad un provino per interpretare la sigla italiana della serie animata giapponese “Pinocchio”, vinto il quale firmò un contratto di esclusiva con la Five Record. Il resto è storia.

Cristina, continua a festeggiare i suoi quarant’anni di carriera. "In estate ho cantato al Carroponte, poi al Live di Trezzo e ora all’Alcatraz. Il segno più entusiasmante che, dopo i tempi duri della pandemia, tutto è ripartito".

L’idea di ricantare i suoi successi con ospiti ha avuto successo. "Grazie a raccolte di duetti come ‘Duets’, ‘Duets Forever’ e ‘40-Il sogno continua’ ho collaborato con una quarantina di artisti. Mi piacerebbe tanto mettere in piedi un mega evento celebrativo al Forum di Assago ed ospitarne tanti. Ma finora, a parte un’apparizione con Cristiano Malgioglio nel programma di Carlo Conti per cantare ‘Calimero’, non ne ho avuti nei miei live".

Perché? "Perché non ci siamo mai trovati, però avere sul palco tanti di quelli con cui ho cantato, dalla Bertè a Patty Pravo, da Nek alla Michielin, da Fabrizio Moro ad Annalisa, Noemi o Elisa, sarebbe veramente straordinario".

Per lei Sanremo rimane un sogno da accarezzare? "Dopo aver fatto il superospite nel 2016 e poi l’ospite di Federica Carta e Shade nella serata riservata alle collaborazioni dell’edizione 2019, l’anno scorso ho fatto un bellissimo concerto all’Auditorium Franco Alfano della città dei fiori accompagnata dall’Orchestra Sinfonica di Sanremo. Se mai dovesse capitare di trovare un pezzo adatto a me, potrei anche tentare di tornare al Festival nei panni di concorrente".

Quest’anniversario avrebbe potuto essere ricordato pure all’Ariston. "Le mie canzoni racchiudono tante generazioni e siccome pure nel Festival di quest’anno sono rappresentate tutte o quasi, peccato non mi abbiano chiamato".