Concerto a San Siro: la notte in cui Cremonini sceglie di essere Cremonini

Tra spettacolo, arte e l'omaggio a Lucio Dalla: Milano esplode per il live e il cantautore bolognese non esclude un futuro in televisione

San Siro è in attesa. Fuori, centinaia di fan si ammassano davanti ai cancelli, bastonati dal sole dell’estate milanese. Dentro, l’enorme macchina dell’industria live finisce di montare palco e luci. Il concerto è sold out da mesi. Tutti aspettano lui, da più di due anni. E Cesare Cremonini è pronto, prontissimo. “Mi sono preparato per mesi, sono un artista nuovo. Non aspettatevi un concerto come gli altri – dice, sorridendo – perché abbiamo lavorato su qualcosa a metà tra spettacolo e arte. Voglio portare il sublime e la gioia, l’amore e la perdita”.

Cesare Cremonini per il tour degli stadi 2022
Cesare Cremonini per il tour degli stadi 2022

Per la prima volta, il cantautore bolognese porta dal vivo i brani dell’ultimo album La Ragazza del Futuro, tra cui uscito il 25 febbraio. “Ogni grande artista, partendo da Vasco, che ha inventato i grandi raduni, ha un compito: io vorrei fare di questo stadio un luogo di arte che spero possa essere d'ispirazione nel mondo della musica live, l'Italia deve tornare ad essere una realtà importante nel panorama live europeo”.

Questo concerto, a sentire Cremonini, rappresenta la sintesi del suo percorso artistico, fin dall’inizio. “Non è stato facile emanciparmi dai Lunapop – racconta – quando ho iniziato ad esibirmi nei teatri. Avevo 25 anni. Molti mi dicevano che avrei dovuto darmi a un certo tipo di cantautorato. Roberto De Luca, di Live Nation, mi ha detto che potevo diventare un grande performer. Avevo davanti a me una scelta – teatri o stadi – e mi si presentò durante una cena. Quella notte non ho dormito”. Oggi, ha davanti a sé a un tour di sette stadi. “Forse l’ho sempre saputo. D’altra parte – sorride – ho Freddie Mercury tatuato qui”, dice indicando l’avambraccio sinistro.

Da una parte l’artista, dall’altra l’uomo di spettacolo. Da una parte Poetica, dall’altra Al telefono. Una varietà di stili riconosciuta da critica e pubblico. Nella scaletta del concerto ci sono 26 canzoni, di cui 9 canzoni nuove che Cremonini esegue dal vivo per la prima volta. “Non foglio finire ad essere il clichè di me stesso. Poi è ovvio, 50 Special e Marmellata #25 ci sono, perché rappresentano un vissuto per il mio pubblico”.

Attesissimo il duetto virtuale con Lucio Dalla, nel quale il pubblico ascolterà Stella di Mare. “Ho scelto questo brano perché la voce di Dalla sembra magica, capace di alzare il livello della fantasia di chi ascolta. Non volevo omaggiare Lucio, ma essere lì con lui. E con me il pubblico”. In cantiere, c’è anche un film sul cantautore, morto nel 2012. “Arriverà, ma voglio farlo con calma, dedicandogli un anno intero della mia vita. E ora non era possibile. Queste cose vanno fatte con scienza e coscienza”.

Cremonini, dopo una lunga assenza dalla televisione, ha fatto oltre 14 milioni di telespettatori durante il festival di Sanremo. “Quell’esperienza mi ha riappacificato con la tv ed ha una nuova pagina. La Rai mi ha chiesto di fare una riflessione sulla carriera televisiva. Nessuna proposta, solo una riflessione. Ma dopo questi due anni il Paese ha bisogno di musica dal vivo. In futuro, chissà”.

Il tour negli stadi si concluderà il 2 luglio a Imola, all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, data che ha già venduto oltre 60mila biglietti con l’apertura della storica tribuna Rivazza. “Sarà il primo vero raduno della mia carriera”, conclude Cremonini. Per lui, un ritorno a casa, nella sua Emilia.