Giuliano Mauri era mio nonno: "Panettiere, boxeur, poeta: l’Art in Nature stupì il mondo. Ricostruirò la sua cattedrale"

Francesca Regorda, responsabile dell’Archivio con oltre mille documenti aperto a tutti "Lui si definiva carpentiere, costruttore di mulini, case, giostre, fiumi, isole, bosche e cieli...".

Giuliano Mauri era mio nonno: "Panettiere, boxeur, poeta: l’Art in Nature stupì il mondo. Ricostruirò la sua cattedrale"

Il tessitore del bosco, come fu definito Giuliano Mauri, artista nato a Lodi Vecchio nel 1938. Di famiglia umile, aiuto panettiere fin da ragazzino, dipinge cartelloni pubblicitari per

il cinema locale, nel 1951 si decide al grande salto:

il trasferimento a Milano. Qui ancora panettiere, nel tempo libero boxeur e l’incontro con l’arte. Un colpo di fulmine che gli resta per la vita. Nel 1959 si sposa con Silvana e si trasferisce a Lodi, qui riannoda i fili della passione artistica. Fino alla sua prima mostra, nel 1974. I suoi video e le performances fotografiche su interventi ambientali nei campi del lodigiano furono mostrati in varie gallerie italiane: Galleria Il Gelso a Lodi, Galleria La Chiocciola a Padova, Galleria 72 Bergamo, Studio Valloto Bassano del Grappa, Galleria Teselli Milano. Nel ’76 l’esposizione alal Biennale di Venezia. Di qui, l’ascesa fino all’ingresso nel movimento Art in Nature. E i lavori in mezzo mondo, trascinato dalla sua fantasia incontenibile, legata a doppio filo ai paesaggi e alla natura, tra Reattore del Canto, Spirale per coltivare il cielo, Voliere per umani e via creando.