ZAÏA, un tocco di bellezza a due passi dalla Darsena

Menù mediterraneo rivisitato, sapori contemporanei e massima convivialità "Una community internazionale in quel che vogliamo nuovo “place to be“"

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Un angolo di Mediterraneo a Milano. Sarà la vicinanza con le acque della Darsena, sarà che i Navigli sono uno dei luoghi più internazionali di Milano, sarà...ma Benjamin Habbel, Ceo e founder di Aethos, enfant prodige dell’ospitalità, ha scelto piazza 24 Maggio per il suo ZAÏA, ristorante che vuol servire convivialità, modernità e un menù dai sapori eclettici. Aethos, che si definisce "community internazionale di hotel e club" scommette ancora sulla voglia di stare assieme. Per questo il menù è studiato per essere condiviso e gli chef Luigi Gagliardi e Dario Guffanti, che si sono formati nelle più prestigiose cucine (da Carlo e Camilla in Segheria al Maio, passando per Il Marchesino), prendono ispirazione dalle molteplici varietà di tradizioni e culture del Mediterraneo. Così il locale aspira ad essere un invito al viaggio e alla scoperta. "Experiential dining", lo chiama Habbel, che sogna "ZAÏA affermato come “place to be“ in città. Un twist unico".

Cosmopolitismo e curiosità, gastronomica e intellettuale, gli unici requisiti dei commensali. "ZAÏA è un luogo dove rilassarsi, provare piatti unici e al tempo stesso incontrare una global community con cui vivere e condividere momenti speciali, costruendo relazioni di qualità, in perfetta sintonia con il DNA di Aethos", continua Habbel.

Spiccano in carta la triglia servita con cioccolato bianco, porcini e lardo, il riso vialone nano con mizuna, gelato alla mandorla, noci di macadamia e caviale, l’insalata contemporanea con avocado e l’agnello in crosta di sesamo, miele e cavolo nero.

Con una presentazione dei piatti sempre accurata e moderna, ispirata ai valori di un “mediterraismo militante“. Dove i classici vengono reinterpretati attraverso accostamenti sorprendenti. La domenica, il ristorante propone la formula brunch.

Gli ambienti del locale, curati dagli interior designer dello spagnolo Astet Studio, cercano uno stile ricercato ed elegante fra colori caldi, come il verde bottiglia e l’écru, abbinati agli inserti in legno. Una tenda di velluto separa la sala del ristorante dall’area riservata del nuovo Aethos Club, uno spazio intimo e coinvolgente dove i members possano davvero sentirsi a casa. E lì, di fianco al ristorante, un’altra casa cosmopolita può diventare, per chi la cerca, The Doping, cocktail bar dall’atmosfera avvolgente, le comode poltrone, le luci soffuse e la giusta filosofia mixology.