Imbrogli, passi falsi, prudenza L’amore clandestino di Amanti

In scena incontri e dialoghi dallo psicoterapeuta (ignaro della relazione). Firma la regia Ivan Cotroneo: nella mia creazione ho il pudore dell’esordiente

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Claudia e Giulio si incontrano in un palazzo borghese. L’appartamento al quale sono diretti è lo stesso: scoprono di frequentare lo stesso analista. Due mesi dopo li ritroviamo che sono diventati amanti e si vedono clandestinamente. E “Amanti“ segue la loro storia, intervallando i loro incontri con i dialoghi dallo psicoterapeuta, ignaro della loro relazione. Una progressione temporale fatta di equivoci, imbrogli, passi falsi e prudenza, fino a quando gli equilibri non verranno stravolti.

Ivan Cotroneo, celebre firma televisiva e cinematografica, al debutto alla scrittura e regia teatrali con una commedia su amore, sesso, tradimento e matrimonio, sulle relazioni di lunga durata e sulle avventure a termine, sul maschile e sul femminile, e in definitiva sulla ricerca della felicità che prende sempre strade diverse da quelle previste. Con l’aiuto dei due straordinari protagonisti Massimiliano Gallo e Fabrizia Sacchi, questi temi prendono forma in un racconto spassoso e moderno, pieno di tenerezza e verità, come nella commedia della vita.

"Volevo creare una storia nuova con caratteristiche teatrali molto forti – ha spiegato Ivan Cotroneo alla presentazione della pièce –. La vicenda si svolge in due ambienti. E lo stesso ho fatto con la regia, con il pudore dell’esordiente. A 55 anni, dopo aver fatto tutto quello che ho fatto, avere la possibilità di esplorare un nuovo tipo di regia e di scrittura è stata un’emozione fortissima. Questo è uno spettacolo par parlare al pubblico, farlo divertire e instillare qualche dubbio".

Gallo, che in un’intervista qualche tempo fa ha raccontato come in passato sia stato un "traditore seriale", spiega così il suo rapporto con l’amore: "Ho sempre rincorso l’amore, spesso idealizzandolo e quindi facendo grosse cappellate – ha ammesso di recente in una intervista –. Credo nell’amore. Mi sono sposato, separato, risposato. Prima ero un traditore seriale, adesso nemmeno più quello". L’attore sottolinea: "Nei miei personaggi ho sempre cercato di raccontare una fragilità per non renderli stereotipati. Questo è periodo in cui vogliamo per forza mostrarci fighi e vincenti. Il risultato è stato di creare una generazione malata. Credo che mostrare le fragilità sia un obbligo".