Minitessili da tutto il mondo E l’arte del filo è "rosa alchemico"

Trame e racconti, dalla cascata di intagli di Manuel Ameztoy all’installazione dedicata al Lario. La rassegna che colora Villa Olmo è prorogata fino al 29 gennaio. Visite guidate nel fine settimana

Miniartextil, la storica mostra di arte tessile

Miniartextil, la storica mostra di arte tessile

di Paola Pioppi

Cos’è il "rosa alchemico"? Quali emozioni può suscitare? Una scossa, un disturbo? O forse un senso di soggezione, la sensazione di trovarsi davanti a qualcosa che non si è in grado di capire fino in fondo. Oppure un senso di abbandono ed entusiasmo, scatenati dalla maestosità di un’opera come "Cage", che a Villa Olmo accoglie il pubblico di Miniartextil. La storica mostra di arte tessile, da trentun anni emoziona quel pubblico che ama la delicatezza di opere realizzate con tutto ciò che può creare una trama, ma anche i racconti, spesso potenti, che quei fili provenienti da tutto il mondo sanno racchiudere.

Lo dimostra fin da subito l’artista argentino Manuel Ameztoy con la sua cascata di intagli modulari ricavati da decine di metri di tessuto non tessuto. Un’opera site specific creata con variazioni cromatiche dal rosa al fucsia, che sono un omaggio al tema dell’edizione 2022, ma anche una spinta a capire come un colore così impegnativo, concettualmente connotato e quasi impossibile da abbinare, possa entrare nelle nostre vite. Un colore per veicolare un’idea, un modo di ragionare.

Perché il concetto di rosa alchemico è un collettore, "un mix di tutti i colori attualmente immaginabili", come dice la scrittrice londinese Lola Olufemi, che porta a esplorarne le infinite declinazioni – dall’incarnato della pelle umana, fino ai petali dei fiori - e spinge a ragionare su quale significato attribuiamo a questo colore, da sempre utilizzato per sottolineare le differenze di genere. Nelle sale di Villa Olmo scorrono piccole opere e grandi installazioni, che meritano grande attenzione: la mostra rimane aperta fino al 29 gennaio, con visite guidate ogni sabato alle 16 e ogni domenica alle 11 su prenotazione da inviare entro il venerdì precedente a prenota@miniartextil.it.

I minitessili, cuore della mostra, sono tradizionalmente 54 e arrivano da tutto il mondo.

Le installazioni occupano sale e pareti, come i quattro "Untitled" di Jaime Poblete evidenziati solo da una luce soffusa, oppure il maestoso pannello su tessuto di Pae White, che diventa scenografia naturale per ogni visitatore. O ancora il teatrino, con il suo battito inquietante e accattivante, che accompagna il significato profondo dell’installazione di Jacopo Benassi dedicata al Lago di Como e alle sue insidie.