Dal Tempio Voltiano a Brunate: Como in 26 ciak

I cortometraggi della carovana di Cinemadamare che ha portato in città videomaker da tutto il mondo e riacceso le luci sul Lario

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di Simona Ballatore

Non c’è due senza tre: la seconda tappa comasca di “Cinemadamare“ si è chiusa con una promessa: far diventare il raduno di videomaker da tutto il mondo "una tradizione". Con sommo piacere di tutti e settanta i partecipanti - arrivati da mezzo mondo - che l’hanno promossa per l’ospitalità, piazzandola al primo posto tra le mete del tour per l’Italia. Se il lago ha ispirato “film stellari“ - da Star wars (appunto) a Villa Balbianello, scelta anche da 007 Casinò Royale, fino a Ocean’s Twelve, girato da Steven Soderbegh a Villa Erba di Cernobbio, giusto per citare tre nomi e non scomodare C’era una volta in America di Sergio Leone con Robert De Niro a Bellagio - per i giovani cineasti in arrivo anche da Canada, Giappone e Argentina, tutta la città di Como si è trasformata in un set a cielo a aperto, di giorno e in notturna. Risultato? Ventisei cortometraggi.

Tra i set che hanno colpito i ragazzi - lago a parte - ci sono il Tempio Voltiano, la Basilica di Sant’Abbondio e la Funicolare Como-Brunate ma si è "respirato cinema" in tutte le vie. Dietro i ciak anche tre registi americani, due dal Canada, due argentini, tre francesi, una giapponese, un cineasta con cittadinanza francese e indonesiana, uno dal Cile, uno dal Gambia, uno dal Messico, uno dall’Uruguay, uno dalla Germania e uno dalla vicina Svizzera; 45 i Paesi coinvolti. Cinemadamare infatti è il più grande raduno internazionale di giovani filmmaker nonché il più lungo Campus della cinematografia e dell’audiovisivo, con focus su formazione, promozione e produzione. È organizzato insieme a 51 università e scuole di Cinema di tutti i continenti: si svolge in 10 regioni italiane, dura tre mesi e viaggia per oltre 7.500 chilometri. La tappa comasca era la numero 10: tra gli obiettivi anche la formazione del pubblico e la valorizzazione dei territori italiani, che si prestano anche a diventare location per il cinema e a incentivare anche il cineturismo (non è un caso la presenza del brand lago di Como anche alla mostra di Venezia, fino a sabato).

"Como ci ha sin da subito aperto le sue porte, anche grazie al fondamentale sostegno della Fondazione Comasca, che ha reso possibile il nostro arrivo nel comune comasco – sottolinea il direttore di Cinemadamare Franco Rina – i nostri Cidiemmini sono in viaggio da oltre due mesi, ma questo non ha impedito loro di produrre cortometraggi di ottima fattura". A trionfare nella Weekly Competition di Como è stato il film “Kintsuragi” della regista Mariko Kieffer. "I filmmaker italiani e stranieri, che hanno scelto il miglior film tra quelli girati dal 18 al 24 agosto nella città di Como, hanno realizzato 26 cortometraggi, con cui hanno riportato la grande bellezza naturale del posto, dandone un’interpretazione fresca e d’impatto", spiegano gli organizzatori dietro le quinte. A vincere il premio tecnico e artistico Zombie 3 del regista Bex Di Maggio che ha conquistato anche il premio ’best production’ insieme a Serinelli, con il lavoro di Arianna Bertera. Migliore attrice Sara Milano, italo-colombiana, per il film “Il mio Manuale su come vivere il presente” che ha anche diretto. Al direttore della fotografia Ondrej Andresic, dalla Repubblica Ceca, il premio come best cinematography per il film “Vita” del regista Lorenzo Sammichelia. Migliore sceneggiatura ad Aurora Staro, Italia, grazie al film che ha scritto e diretto “Il Mare si allontana”. A lei è stato consegnato anche il premio speciale per il best makeup per il lavoro svolto anche sugli altri set durante la settimana comasca.

"Abbiamo apprezzato anche la qualità dei lavori, cresciuti tappa dopo tappa", sottolineano dallo staff che ha anche realizzato video-clip per mostrate le varie storie che il comune lombardo ha da offrire, dai monumenti e luoghi d’interesse, fino all’architettura. Soddisfatti i promotori del campus: "Tutti i filmmaker hanno risposto positivamente agli stimoli della città, che ha ispirato moltissime sceneggiature originali. La grande varietà di location che la città lagunare è stata in grado di regalare, tra la bellezza del lago e della sua natura fino alla grande particolarità delle strade comasche, ha permesso ai giovani filmmakers di Cinemadamare di realizzare di lavori a dei livelli mai visti in precedenza". E di accendere i riflettori anche su angoli detta città... da cinema. Arricchendo l’elenco delle location più ambite dai registi. Nella provincia di Como, la Film Commission, ricorda almeno 28 set possibili, dallo Spazio Gloria all’ex chiesa di Santa Caterina, costruita nel 1634 su basi della fine del 1200. Restando in città cita anche il Teatro Sociale, Villa del Grumello e Palazzo del Borgo. Ma la lista di set stellari è ancora tutta da scrivere.