Prove di urbanismo tattico. Per riqualificare la piazza e il Mercato comunale

Ci sono colori, tavoli da ping pong, nuove sedute che occupano il centro. Una nuova “geografia“ intorno alla struttura con il ritorno delle botteghe.

Prove di urbanismo tattico. Per riqualificare la piazza e il Mercato comunale

Ci sono colori, tavoli da ping pong, nuove sedute che occupano il centro. Una nuova “geografia“ intorno alla struttura con il ritorno delle botteghe.

L’urbanismo tattico sta lentamente modificando il volto del Corvetto. Un modello di restyling che nel tempo ha mostrato luci e ombre. Panchine, tavoli da ping pong, fioriere, spazi per le biciclette. Come un salotto a cielo aperto, colorato, per giocare o riposare. Sono questi gli interventi di urbanistica tattica che il Comune promuove da oltre 10 anni tra i palazzi dei quartieri o accanto alle scuole per incentivare la fruizione dello spazio pubblico, senza traffico né sosta selvaggia. Luoghi che partono come sperimentali e che possono diventare definitivi.

Le prime due “piazze tattiche” sono state inaugurate nel 2018 a Dergano e in piazza Angilberto (nella foto), proprio al Corvetto. Oggi sono decine. Niente auto, ma panchine, giochi, fioriere e rastrelliere per bici. Sono stati eliminati i parcheggi (spesso selvaggi), gli spazi sono stati pavimentato in cubetti di porfido e sono state disegnate una serie di aiuole al centro. La prima volta fu nel 2014, ma il vero boom è successivo di tre anni. Un diluvio di colori sull’asfalto, di panchine, di piante in vaso, di tavoli da pic-nic. "Interventi rapidi a costi contenuti per ridisegnare lo spazio pubblico con la partecipazione dei cittadini sia in fase di realizzazione che in quella di manutenzione": è la filosofia dell’urbanistica nata a New York e massicciamente importata (anche) a Milano.

Il punto attorno a cui ruota gran parte degli interventi del quartiere è il mercato Comunale. Risistemato, all’interno trovano spazio alcune attività commercaili della zona, la pescheria e la macelleria. C’è una rivendita di fiori e alcune pachine posizionate a semicerchio. La risposta contro la violenza sulle donne al Corvetto viene scritta sui muri in una sorta di lungo collages di scritte, slogan di lotte femministe, ma non solo: "Toccate una, rispondiamo tutte" o un invito: "La violenza non è solo nella tua testa, parlane".