Lavori già eseguiti salvi e contributo per redditi bassi

Decisione / Chi non completa i lavori, non dovrà restituire il bonus

L’Agenzia delle Entrate non procederà alla revoca di tutto l’importo ottenuto

L’Agenzia delle Entrate non procederà alla revoca di tutto l’importo ottenuto

Una buona notizia all’orizzonte: sono salvi i lavori già eseguiti nei cantieri Superbonus 110% ma che ancora non risultano interamente completati. Coloro i quali non dovessero riuscire a completare gli interventi, infatti, non dovranno restituire tutto il bonus di cui hanno beneficiato. Sono nello specifico due le misure per il Superbonus 110% decise nel mese di dicembre scorso dal Consiglio dei Ministri: la prima prevede che i cantieri Superbonus 110% in corso potranno beneficiare dell’agevolazione per tutti i lavori realizzati e asseverati al 31 dicembre 2023. Mentre, per i lavori ancora da effettuare, dal 1° gennaio 2024 saranno confermate le percentuali previste a legislazione vigente, ovvero il 70%. Questo significa che, anche se i lavori non dovessero essere completati, e se non dovesse essere raggiunto il miglioramento energetico di 2 classi, l’Agenzia delle Entrate non procederà alla revoca di tutto l’importo che i proprietari hanno già ottenuto. In più, ecco un fattivo supporto per i cittadini con reddito basso: per tutti coloro che avessero un reddito inferiore a 15.000 euro e per consentire la conclusione dei cantieri Superbonus 110% che abbiano raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori (SAL) non inferiore al 60% al 31 dicembre 2023, è previsto uno specifico contributo in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024. Tale contributo sarà erogato, nei limiti delle risorse disponibili, dall’Agenzia delle Entrate, secondo criteri e modalità che verranno determinati dal Ministro dell’Economia e delle Finanze e che non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi.