Samolaco, la giovane con il sogno dell’allevamento che punta sul maiale nero delle Alpi

La storia di Vera Capelli: tutto è partito da un bando e da una coppia di maiali

Vera Capelli

Vera Capelli

Samolaco (Sondrio), 27 novembre 2018 - Uun'idea, un bando per la valorizzazione del territorio e un piccolo aiuto da parte delle amministrazioni locali: tanto è bastato alla giovanissima Vera Capelli – classe 1993 – per avviare un allevamento di suini a Samolaco. «Nel 2016, dopo aver vinto il bando – sottolinea Capelli – l’Associazione Pro Patrimonio Montano mi ha fornito la prima coppia di riproduttori di maiale Nero delle Alpi, una razza autoctona dell’area montana: nel 2017 l’azienda è partita ufficialmente e ora conta 50 capi, tutti allevati rigorosamente all’aperto.

«Questa razza – aggiunge Vera Capelli – particolarmente rustica, non ha alcun problema di adattamento climatico e resiste tranquillamente all’esterno anche in pieno inverno. Comunque, all’interno della recinzione, si sono alcune tettoie sotto le quali i capi hanno la possibilità di ripararsi in caso di necessità». Il terreno boschivo su cui Vera ha avviato il proprio allevamento si trova a Roggiolo, nel Comune di Samolaco ed è di proprietà proprio dell’amministrazione comunale, che lo ha dato in uso alla giovane allevatrice in seguito all’aggiudicazione di un altro bando, questa volta sulle startup giovanili.

«Per ora questo è un secondo lavoro – confida Capelli, laureata in scienze veterinarie ed impegnata, come addetta al controllo della qualità, in un’importante azienda locale – Il fatturato è di circa 5mila euro ma siamo appena partiti: i capi all’aperto crescono più lentamente e noi macelliamo maiali di circa 14 mesi, quindi abbiamo ancora spazio per migliorare. Per ora, all’interno dell’allevamento, lavoro io con il preziosissimo supporto di mio padre. In molti si stupiscono di vedere una giovane ragazza come me impegnata nel settore zootecnico – solitamente povero di presenze femminili – ma devo dire che chi mi vede rimane piacevolmente stupito».

«Questo lavoro, per il quale servono tanta passione e tanta determinazione – prosegue Vera Capelli – può essere molto faticoso e impegnativo dal punto di vista fisico ma, alla fine, non sono da meno di un qualunque uomo impegnato, come me, nello stesso ambito e comunque ho sempre mio papà al mio fianco». Il benessere degli animali e la loro integrazione in un habitat il più possibile naturale è centrale nell’allevamento di Vera Capelli: «Per me questo allevamento è la chiusura di un ciclo: nel corso dei miei studi universitari ho approfondito le tecniche di allevamento all’aperto, in grado di garantire un maggior benessere agli animali nel corso della loro vita. Cerco di attenermi il più possibile al biologico e l’obiettivo, quasi raggiunto, è quello di non dover più utilizzare alcun tipo di antibiotico».

In attesa che il mercato cresca, Capelli si concentra principalmente nella vendita a macellerie e ristoranti locali – con l’aggiunta di qualche privato cittadino che apprezza la carne di Nero delle Alpi – che richiedono le braciole, i prosciutti, i fiocchi e gli insaccati preparati partendo dai suini della nostra giovane allevatrice.