Morbegno, sciopero riuscito alla Riello. Perché il futuro della storica azienda è a rischio

Negli anni ‘90 lo stabilimento in Bassa Valtellina arrivò a contare 500 dipendenti: oggi sono 74

I lavoratori della Riello in lotta

I lavoratori della Riello in lotta

Morbegno, 15 settembre 2023 – La situazione alla Riello preoccupa i sindacati. E non poco. Adesione massiccia per lo stato di agitazione e l’ora di sciopero proclamata tra le 11 e le 12 di ieri mattina, giovedì 14 settembre, allo stabilimento di Morbegno dalla FIm Cisl e la Fiom Cgil di Sondrio per protestare contro il licenziamento di tutti e 6 gli operai con contratto di somministrazione a tempo indeterminato.

Quella della Riello, industria molto conosciuta nel settore del riscaldamento e della climatizzazione con sede principale a Legnago, è una situazione che si aggrava di anno in anno e che ha raggiunto ora i suoi livelli più bassi. Nell’ultimo anno si è passati da un organico di 104 lavoratori agli attuali 74 ma se guardiamo al passato, agli anni ’90, la situazione è ancora più drammatica.

La crisi della Riello è una crisi di settore, denunciata negli anni dai sindacati, che si è acuita nell’ultimo periodo quando la transizione ecologica è diventata un’esigenza e le vecchie caldaie sono ormai vicine alla "pensione".

"L’adesione allo sciopero di ieri – ha detto Alberto Sandro della Fiom Cgil – è stata altissima, quasi tutti i lavoratori in produzione hanno aderito a dimostrazione che la problematica è sentita un po’ da tutti ed è attuale. La presenza dei sindacati, anche dei rappresentanti regionali, si è fatta sentire. Noi, per quanto ci sarà possibile, faremo di tutto per avere dalla società risposte certe sul futuro e saremo sempre a supporto dei lavoratori. Siamo fortemente preoccupati perché gli ultimi licenziamenti e la mancanza di investimenti, ormai da troppo tempo, ci fanno propendere per una situazione che possa ulteriormente aggravarsi nei prossimi anni".

Alcuni prodotti della Riello (caldaie di vecchia generazione per esempio, ndr), prosegue il sindacalista, “sono superati, in tempi di transizione ecologica. D’altronde qui si è passati dai 500 assunti negli anni ’90 agli attuali 70. Vorremmo, in poche parole, capire qual è il futuro dei dipendenti. Come organizzazioni sindacali continueremo a sollecitare una soluzione industriale che possa traghettare il sito di Morbegno fuori dall’attuale crisi di mercato e che possa dare prospettive di occupazione più a lungo termine rispetto all’attuale situazione". Sempre sul fronte sidacale, volantinaggio ieri mattina della Cgil al Campus di Sondrio per gli assistenti scolastici.