Olio di montagna, a Livigno il frantoio più alto d’Europa: «Poteva sembrare un azzardo, ecco perché è un successo»

Giulio Cusini e la moglie Danielle lavorano 12 quintali di olive al giorno a 1.816 metri di quota. “Qui il prodotto prende caratteristiche uniche”

Livigno, Cusini nel suo frantonio

Livigno, Cusini nel suo frantonio

Livigno (Sondrio) – A Livigno, 1.816 metri di quota, reginetta delle Alpi e del turismo internazionale, estivo e invernale, c’è il frantoio più alto d’Europa. Nato dalla passione per le olive di una coppia, lui livignasco Doc e lei inglese, trapiantata in alta Valtellina. "Nel 2003 mettiamo a dimora le prime piante a Trezzone, sull’alto lago di Como, in territorio di Gera Lario, dove abbiamo il b&b Tres Jolie – racconta Giulio Cusini, di professione falegname –. Nel 2007 acquistiamo un mini-frantoio per olive, piccolissimo e amatoriale, in grado di lavorare 30 chili di prodotto all’ora. La produzione ogni anno aumenta e le piante, negli uliveti, arrivano a oltre 200, tutte cultivar leccino. Il raccolto diventa elevato per la piccola macchina e decidiamo di aprire la ditta O’Liv che nasce nel 2019 a Livigno, dove installiamo il primo frantoio della Valtellina, il più alto d’Europa".

"L’idea di provare a spremere le olive in alta montagna può sembrare molto azzardato – sottolinea Danielle – ma ci siamo accorti, dopo la prima stagione, del risultato molto soddisfacente e l’olio è stato molto apprezzato dai clienti. A ciò ha sicuramente contribuito la nostra formazione tecnica per assaggiatore di oli all’Onaoo, in Liguria, che ci ha illuminato sul mondo dell’olio. Abbiamo scoperto che la bassa temperatura e specialmente il clima secco e la condizione ambientale di Livigno favoriscono ed esaltano le proprietà (polifenoli, vitamine ecc.) dei nostri oli".

Il prodotto è certificato Extra Vergine, 100% da olive italiane. L’alta qualità è dovuta anche "alla raccolta anticipata, nella prima decade di ottobre, alla spremitura a freddo, al clima secco della località e all’attenzione e pulizia durante la lavorazione".

Cusini ha seguito corsi di potatura naturale, per un migliore rispetto della pianta. Inoltre vengono impiegati solo prodotti naturali per il trattamento degli alberi. "Dopo il corso tecnico – ricorda – mia moglie Danielle ha accresciuto la sua passione per assaggiare gli oli col percorso per diventare assaggiatore nazionale, ruolo certificato 2 anni fa e ora continua a partecipare a sessioni di assaggi ufficiali e, a breve, concluderà l’esame per entrare nell’elenco professionale internazionale". Ma che caratteristiche ha il frantoio?

“È in grado di lavorare 10-12 quintali di olive al giorno a ciclo continuo. Prima defogliamo le olive, poi vengono lavate con un’apposita macchina e quindi passate al frangitore. A questo punto entrano nella gramola e, dopo 40 minuti, passano alla centrifuga dove da una parte esce olio grezzo e dall’altra la sansa. L’olio grezzo viene pompato nelle cisterne e qui lasciato a decantare per 2 settimane, viene poi filtrato e imbottigliato. Abbiamo scelto le bottiglie in latta per garantire la qualità del prodotto, specialmente l’ossidazione in quanto non entra la luce. Si trovano nei negozi e ristoranti di Livigno, ma un poco di produzione riusciamo a venderla nel resto della Valtellina".