Credito Valtellinese: un nome da archiviare

L’istituto prenderà quello del suo nuovo azionista di riferimento Crédit Agricole. Maioli: "Valorizzeremo la Valle come tutti gli altri territori in cui siamo presenti"

La sede in piazza Campello del Credito Valtellinese

La sede in piazza Campello del Credito Valtellinese

Sondrio, 25 aprile 2021 - Tempo qualche mese, probabilmente entro la fine del 2021, e il Credito Valtellinese cambierà nome per prendere quello del suo nuovo azionista di riferimento Crédit Agricole, che ha scalato l’istituto di credito valtellinese conquistando il 91,17% delle quote. Un consenso che è andato oltre le più rosee previsioni quello ottenuto dall’istituto di credito transalpino che con l’acquisizione di Creval è diventato la sesta banca commerciale del mercato italiano e la settima per totale attivi e numero di clienti, raggiungendo una quota di mercato del 5% a livello nazionale. Per la Valtellina sarà la fine di un’epoca e anche se da tempo Creval non era più la Banca Piccolo Credito Valtellinese, fondata a Sondrio il 12 luglio del 1908.

Dopo la fase di espansione tra le fine degli anni ’90 e il 2010 che aveva portato Creval ad acquisire il Credito Artigiano e la Banca Popolare di Rho e lo sbarco in Sicilia nel 1998 con la Banca Popolare Santa Venera e la Cassa San Giacomo, fondata da don Luigi Sturzo, per poi salire lo Stivale gli anni successivi con la Carifano, Banca Cattolica e Banca della Ciociaria. Dopo il crollo del titolo in Borsa del 90% nel 2015 e perdite stimate tra il 2010 e il 2017 di oltre 1,4 miliardi di euro Creval dal 2018 era diventata di proprietà dei fondi, istituzionali e gli hedge funds tanto che a partire dal 2018 l’assemblea si è spostata da Sondrio a Milano. Dall’agosto del 2019 azionista di riferimento è diventato il fondo Dgfd del tycoon franco-belga Denis Dumont che giovedì è stato anche quello che ha aperto le porte a Crédit Agricole quando ha alzato l’Opa a 12,5 euro per azione.

"Continueremo a investire nell’economia reale, mettendo a disposizione di imprese e famiglie tutte le nostre competenze e la nostra solidità – rassicura Giampiero Maioli, ceo di Crédit Agricole Italia – Valorizzeremo la Valtellina come tutti gli altri territori in cui siamo presenti, costruendo relazioni durature con tutte le comunità". La prossima settimana verrà completato il conteggio delle quote, poi si procederà a eleggere un nuovo cda che dovrà guidare la fusione per incorporazione con Crédit. Le azioni residue di Creval verranno delistate, ovvero tolte dal mercato, per questo il consiglio di Crédit a chi non le avesse ancora cedute è venderle al prezzo dell’opa. Chi non lo farà quando il processo di fusione sarà completato riceverà azioni di Credit che però non danno diritto di voto.