
Affitti
Sondrio, 29 dicembre 2016 - Sondrio, terza in Italia, è la provincia lombarda col maggior numero di case vuote mentre Milano sfiora il pieno utilizzo. È quanto emerge da un’analisi sulle abitazioni non occupate condotta da «Solo Affitti», rete immobiliare specializzata nella locazione, con 340 agenzie. La provincia di Sondrio, anche in virtù della presenza di seconde case di villeggiatura, è terza in Italia per percentuale di case non occupate - per l’esattezza con il 49,7% di case sfitte - raggiungendo la cifra record di 74 mila e 500 immobili inutilizzati.
A tale riguardo Silvia Spronelli, presidente di «Solo Affitti», ha dichiarato: «Facciamo in modo che questo grande patrimonio immobiliare a disposizione possa soddisfare il fabbisogno abitativo e faccia rivivere i piccoli e medi centri storici del nostro Paese. Occorre un progetto governativo chiaro sulla casa e sulle locazioni attraverso agevolazioni fiscali per proprietari e inquilini, come avviene in tanti altri Paesi europei». Per il geometra Gianluca Mainetti, titolare dell’agenzia immobiliare Gi.Emme di Sondrio, le cause vano ricercate «nella crisi di mercato che stiamo attualmente vivendo. Chi si adegua ai prezzi di mercato, che attualmente partono dai 7-800 euro al mq, riesce a vendere ma gli altri preferiscono rimanere con l’immobile vuoto, anche tenendo conto del fatto che molti stabili necessiterebbero di lavori di ristrutturazione che, purtroppo, molti proprietari sono restii a compiere. Inoltre, nella nostra provincia, le opportunità di lavoro non abbondano di certo quindi molti giovani decidono di comprare casa in altre zone d’Italia».
Della stessa opinione è Paola Reghenzani che individua nella crisi economica la maggior causa delle case vuote all’interno della nostra provincia aggiungendo: «Sono molti i giovani che, per mancanza di lavoro, sono costretti a vivere con i genitori. Inoltre va sottolineato che nella nostra provincia molte sono le case per le vacanze che, negli ultimi anni, a causa delle scarse possibilità turistiche offerte dalla Valtellina, rimangono quasi sempre sfitte». Anche secondo Mario Del Martino, dell’omonima immobiliare di Morbegno, «la ragione va ricercata nella crisi economica che ha fatto arenare il mercato anche se, nell’ultimo anno, devo dire che si iniziano ad intravvedere i primi deboli segnali di ripresa». Per Andrea De Tanti, titolare di uno studio a Chiavenna, le cause principali sono due: «Da un lato molte persone non si fidano ad affittare ad estranei gli appartamenti che hanno a disposizione che quindi rimangono inutilizzati. Dall’altra molti stabili necessitano di interventi di recupero che, a causa della crisi e della mancanza di incentivi adeguati i proprietari tendono a non intraprendere preferendo lasciare vuoto questo enorme patrimonio».