Lanzada, Don Diablo porta la dance in quota: "Ragazzi, via i telefoni e godetevela"

Il dj top 10 pronto per Dreamland: "Gabry Ponte e Benny Benassi i miei riferimenti, sogno Skrillex sul palco"

Don Diablo

Don Diablo

“Dance” in quota il prossimo fine settimana sotto le stelle della Valmalenco. L’astronave del Dreamland Festival atterra infatti a Lanzada per regalare al popolo del dancefloor due notti ad alto volume. Si comincia venerdì con Rose Villain, Salmo, Marten Horger, Afrojack e Topic, per proseguire sabato Grimix, Miles, Marc Benjamin, Goodboys, Gabry Ponte, Morten e Don Diablo. Presenta MC Stretch, voce ufficiale del mega raduno belga Tomorrowland. Presente al festival, in esclusiva italiana, l’olandese Don Pepijn Schipper - pardon, Don Diablo - è uno dei trionfatori annunciati.

Don Diablo, dieci anni fa non era neppure nella “top 100” della rivista DJ Mag, la bibbia del settore. Ora è al nono posto. Quanto stressa un dj rimanere nella Top10?

"Finché ne rimani fuori, la lista non è poi così importante, ma una volta dentro diventa un bel macigno da portare sulle spalle. Chi dice il contrario, mente. Certo, stare tra i grandi ha anche i suoi vantaggi: la “fanbase“ si allarga, il pubblico aumenta e i pezzi “streammano“ di più. Per me, stare ormai da anni nella Top 10 vuol dire che il mio percorso professionale continua ad andare nella direzione giusta. Questo mi consente di allargare l’orizzonte verso altri campi dell’arte; ho creato, ad esempio, delle grandi installazioni artistiche e pure una linea di moda. Ora sto provando a lavorare alla serie tv ‘Strange Things’ e ho appena creato una seconda capsule collection dedicata a Star Wars".

Nell’era di Instagram la musica ha la forza aggregante di un tempo?

"In questo momento tutto ruota attorno ai social media e sembra quasi che se un evento non finisce lì, non sia accaduto. Quando ho iniziato a esibirmi, il mio lavoro riguardava solo le persone che avevo davanti, ora con le nuove piattaforme digitali la platea è molto più ampia. Da dj, talvolta mi piacerebbe che i ragazzi mettessero via i telefoni e fossero più presenti, per godersi appieno il momento".

Quali sono i colleghi italiani che stima di più?

"In assoluto, quelli con cui sono cresciuto, a cominciare da Benny Benassi, che continua ad avere una sua rilevanza sul dancefloor con una freschezza creativa straordinaria. Adoro il brano che ha realizzato con Chris Brown, e poi c’è quella ‘Cinema’ impreziosita dal pazzesco remix di Skrillex. Un altro con cui sono cresciuto è Gabry Ponte. ‘Blue (Da Ba Dee)’ degli Eiffel 65 è un pezzo che non morirà mai. Gabry è un esempio di artista che è riuscito a sopravvivere al successo iniziale. Il mese scorso abbiamo pure pubblicato un pezzo insieme, ‘Sunglasses at night’"

Quale sarebbe la line-up del suo festival ideale?

"Sicuramente Skrillex, perché è una mente delle menti più creativa nel panorma musicale e un essere umano di straordinaria gentilezza. Mi piacerebbe avere anche Erik Prydz, Black Coffee e Boris Brejcha, senza dimenticare Paul Kalkbrenner".