Erba, i misteri delle mummie egizie svelati con una Tac dopo tremila anni

Check-up per i reperti dell’Antico Egitto custoditi nel Museo Civico di Erba: "Partiremo dall’esame delle bende per andare a scoprire cosa c’è sotto"

Le esperte del Mummy Project investigano provenienza e vicende dei resti

Le esperte del Mummy Project investigano provenienza e vicende dei resti

Dopo quasi tremila anni è arrivato il momento di sottoporsi a un accurato check up per le mummie del Museo Civico di Erba, che ieri sono state riposte con grande attenzione in un contenitore sterile e prese in carico dalle esperte del progetto Mummy Project, nato per investigare la provenienza e la storia dei reperti dell’Antico Egitto.

"Siamo sicuri che anche questi reperti avranno molto da raccontarci – spiega l’egittologa Sabina Molgora – La nostra sarà un’analisi a 360 gradi che partirà dall’osservazione delle bende per poi spingerci con strumenti più sofisticati alla scoperta di cosa c’è sotto". Il primo mistero da risolvere sarà stabilire se la testa, la mano e il piede custoditi da oltre un secolo nel Museo Civico appartengano a un’unica persona o a tre distinte.

"Nell’Antico Egitto il processo di mummificazione era una pratica molto complessa e costosa, riservata in primo luogo ai faraoni, e poi estesa a tutta una serie di alti dignitari e personaggi di rango però con l’impiego di tecniche e materiali meno pregiati – prosegue Molgora – Poi c’erano le persone semplici che si affidavano a processi di mummificazione naturale, grazie all’inumazione in grotte e strutture che permettevano al corpo di conservarsi anche per millenni. Proprio queste tombe ci hanno permesso di raccogliere, attraverso i loro corredi di oggetti comuni, di ricostruire la vita di tutti i giorni degli abitanti dell’Antico Egitto".

La storia delle mummie di Erba risale all’inizio del Novecento, quando il marchese Francesco Majnoni d’Intignano le portò in città tra i regali ricevuti quando era Console Generale d’Italia al Cairo. I resti risalgono a trmila anni fa, quando nell’Antico Egitto regnava la XXII dinastia dei faraoni. Grazie al contributo del Comune, la Fondazione provinciale della Comunità Comasco, il Rotary Club Erba Laghi, l’Università di Milano e il centro ricerche Mummy Project è finalmente arrivato il momento di fare piena luce sulla loro storia.

"Scopriremo le persone che sono state, la loro identità, l’età, il sesso. Ma le mummie forniranno anche preziose informazioni sulle tecniche di imbalsamazione e sugli ingredienti usati – spiega Clelia Orsenigo, conservatrice del Museo di Erba – Adesso le nostre mummie verrano portate nei laboratori della Gemini Rx di Travagliato, nel Bresciano, per essere sottoposte a Tac". Poi i reperti torneranno al Museo di Erba per essere sottoposti al restauro che, dal 25 marzo al 2 aprile, verrà compiuto di fronte al pubblico.