Valtellina: zona gialla in hotel ma lo sci resta off limits

Impiantisti rassegnati ad aspettare la fine delle feste e a guardare la Svizzera. Sollievo per gli albergatori

 Geremia, Dario e Lucio Da Zanche, hotelier di Bormio

Geremia, Dario e Lucio Da Zanche, hotelier di Bormio

Sondrio, 12 dicembre 2020 -  Il passaggio della Lombardia da zona arancione a zona gialla, annunciato per domenica, vuole dire libera circolazione in tutta la Regione di tutti i residenti ma non vuole dire di certo un’apertura automatica degli impianti di risalita nelle località turistiche. Anzi. Come si evince dall’ultimo DPCM, emanato il 4 dicembre, lo sci alpino non si potrà praticare almeno fino al prossimo 7 gennaio per evitare assembramenti e/o comportamenti sbagliati che vanifichino gli sforzi effettuati in questi ultimi due mesi per rallentare e per cercare di fermare la seconda ondata di Covid 19. E gli sciatori alpini rappresentano la stragrande maggioranza dei fruitori degli impianti di risalita.

"Potremmo pensare di aprire solo il sabato e la domenica per i ragazzi degli sci club (ai quali è permesso allenarsi ndr ) – dice Franco Vismara, ad di FAB (Funivie al Bernina) - ma se saranno presenti in un buon numero. Per il resto gli impianti rimarranno chiusi almeno fino al 7 gennaio…". Sulla stessa linea anche Beppe Bonseri, amministratore delegato di Santa Caterina Impianti: "Per noi non cambia assolutamente niente, fino al 7 gennaio gli impianti rimarranno chiusi, eccezion fatta che per gli atleti che gareggeranno in Coppa Europa o per quelli delle nazionali e degli sci club che si alleneranno in quota".

Contenti del passaggio a zona gialla della Lombardia, invece, gli albergatori perché la libera circolazione delle persone permetterà a chi ne avrà la possibilità di farsi una vacanza e di praticare quegli sport e quelle attività permesse. "Negli ultimi giorni – dice Lucio Da Zanche, gestore insieme al papà Geremia e al fratello Dario del Miramonti Park Hotel di Bormio – sono cominciate ad arrivare le prime prenotazioni per il periodo natalizio. Gli ospiti non potranno sciare ma potranno praticare sci nordico, sci alpinismo oppure effettuare escursioni a piedi e con le ciaspole o, ancora, gite in fat bike (le Mtb con le ruote chiodate per muoversi sulla neve, ndr )".

In Svizzera invece si scia, eccome, in tutte le località, anche se è facoltà di ogni cantone decretarne la chiusura se i contagi dovessero impennarsi. Uno sciatore italiano, proveniente da zona gialla, potrà recarsi liberamente a sciare in Svizzera ma al suo rientro dovrà o, meglio, dovrebbe effettuare un test molecolare e compilare un questionario. Dal 21 dicembre al 6 gennaio, invece, chi si recherà a sciare in Svizzera, al suo rientro sarà sottoposto a isolamento fiduciario.