MICHELE PUSTERLA
Cronaca

Violenze a due donne sulla ciclabile. Incastrato da una foto: "Sì, è lui"

Tirano, indagine-lampo dei carabinieri dopo le denunce in caserma. In cella anche per lesioni e rapina

di Michele Pusterla

A incastrarlo è stata una ricognizione fotografica. Una delle vittime della presunta violenza davanti alle foto mostrate in caserma dagli investigatori del capitano Luca Rossi, comandante la Compagnia carabinieri di Tirano, ha riconosciuto il suo aggressore: "È stato lui, non ho dubbi. Lo riconosco". Nel pomeriggio di giovedì 25 agosto, lungo il sentiero Valtellina nel Comune di Villa, due donne, in tempi diversi e mentre stavano pedalando lungo la ciclabile, sono state avvicinate da un uomo (non sarebbe lo stesso dei casi di maggio), anch’egli in sella a una bicicletta, il quale ha tentato un approccio insistente; nonostante il tentativo di allontanarsi delle due malcapitate, l’uomo (di cui non sono state rese note le generalità) – secondo quanto divulgato – "è riuscito a palpeggiarle in diversi punti nel tentativo di avere un rapporto sessuale, non riuscendovi grazie alla pronta reazione delle donne". Nell’occasione, una delle due è stata fatta cadere e ha riportato lesioni non gravi prima di riuscire a fuggire, mentre l’altra durante la violenza e poco prima di riuscire a scappare, è stata rapinata della borsetta. Hanno con tempestività allertato il 112 per poi presentarsi alla Stazione Carabinieri di Tirano per denunciare. I militari si sono subito attivati e, grazie alla descrizione fornita, hanno potuto rapidamente restringere la cerchia dei sospettati giungendo in tempi strettissimi all’identificazione del presunto aggressore: un valtellinese di 27 anni, residente in zona, già noto per un grave episodio avvenuto 2 anni fa con vittima un bambino di 7 anni, figlio dell’allora compagna, che avrebbe picchiato.

Il giovane, una volta informata la Procura degli sviluppi, è stato sorvegliato e pedinato. Nel frattempo, il pm Stefano Latorre ha chiesto al gip Fabio Giorgi un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa l’altro giorno e subito eseguita dai carabinieri della Stazione Tirano, con il supporto del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia. Ora è in cella per violenza sessuale, rapina aggravata e lesioni. "L’interrogatorio di garanzia del mio assistito si terrà domani - si limita a dire l’avvocato Giuseppe Tarabini di Sondrio - ma sin da ora posso escludere che sussista l’ipotesi di violenza sessuale".