F.D.E.
Cronaca

Valtellina, Comitato popolare: "Sullo sfruttamento idroelettrico vogliamo vederci chiaro"

La richiesta di avere accesso ai rapporti di fine concessione alle società

Lo sfruttamento delle acque di Valtellina e Valchiavenna

Sondrio - Accedere ai rapporti di fine concessione per poterli valutare e studiare e proporre le dovute osservazioni. È la richiesta che il gruppo di lavoro "Concessioni idroelettriche–comitato per la razionalizzazione delle linee ad alta tensione Valtellina, Valchiavenna e Valcamonica" ha inviato ieri alla Direzione generale di Regione Lombardia Enti Locali, Montagna e Piccoli Comuni e alla Direzione Generale Ambiente e Clima.

Il comitato, nato spontaneamente in Valtellina, si è attivato e sta seguendo da 5 anni i temi importanti della razionalizzazione delle linee ad alta tensione e il rinnovo delle concessioni di grande derivazione idroelettrica. "Riteniamo di fondamentale interesse pubblico la gestione della risorsa acqua, le opportunità e le criticità legate allo sfruttamento idroelettrico – dicono dal comitato -. A nostro avviso con i rinnovi delle concessioni di grande derivazione idroelettrica si potrà favorire un uso rispettoso della risorsa idrica, introdurre elementi di miglioramento ambientale, migliorare la sicurezza e garantire adeguate compensazioni territoriali (economiche, di sviluppo sostenibile, di occupazione qualificata, pianificazione e manutenzione territoriale diffusa) per le zone di montagna in particolare". Regione Lombardia ha disciplinato le modalità e le procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche in Lombardia con la Legge Regionale n.5 del 2020.

«Come comitato ci siamo impegnati sin dalla pubblicazione del “dl semplificazioni 135/2018 successivamente convertito nella legge 12-/2019“ dando delle indicazioni di merito, prima della redazione della Legge Regionale. Abbiamo stimolato la discussione con documenti inviati ad amministratori locali, a politici di livello regionale e nazionale". Il comitato vuol lavorare anche in sinergia con le istituzioni per trovare una soluzione alla problematica. E così proprio ieri "abbiamo richiestro cortesemente di poter avere accesso ai rapporti di fine concessione presentati dai concessionari per poterli studiare e presentare le nostre osservazioni. Siamo interessati in particolare alle concessioni che insistono sul nostro territorio: concessione Albano-Dongo, concessione Codera-Ratti, concessioni Belviso Superiore-Belviso Inferiore, concessione Grosio, concessione Premadio I, concessione Grossotto-Lovero-Stazzona, concessione Venina-Armisa-Publino".