MICHELE PUSTERLA
Cronaca

Fa snowboard fuoripista: Alessandro ucciso dalla valanga a 23 anni

Era in compagnia di un amico in Val del Canton, a 2.400 metri di quota. Mentre scendeva in un canalone è stato investito da un fronte di neve e ghiaccio di una trentina di metri

Alessandro Piali e, a sinistra, il canalone dove si è staccata la valanga

Alessandro Piali e, a sinistra, il canalone dove si è staccata la valanga

Livigno (Sondrio) - Un fronte di una trentina di metri che lo ha inghiottito, senza lasciargli scampo. Si trovava in montagna con un amico il bresciano Alessandro Piali, 23 anni, di Breno (Brescia), quando attorno alle 10.30 di ieri è stato investito da una valanga mentre in Val del Canton – a 2.400 metri di quota, nel territorio di Livigno – si stava divertendo in un canalone innevato nel suo sport invernale preferito, lo snowboard. Il primo a cercare di prestargli soccorso è stato l’amico e compaesano ventunenne che, al momento della disgrazia, si trovava nelle immediate vicinanze, non con la tavola da snow, ma con gli sci larghi, non quelli da pista. Lui, il più giovane dei due, è riuscito a emergere in fretta dalla massa di neve, quasi del tutto illeso, salvo pochi graffi. 

Con la pala in dotazione ha iniziato a scavare, ma inizialmente ha faticato a individuare l’amico sepolto, sebbene tutti e due fossero in possesso dell’Artva, lo strumento che si deve sempre portare quando si pratica lo sci fuoripista. "Entrambi erano equipaggiati nel modo corretto - spiega un soccorritore - non solo per quanto concerne il vestiario, da indossare in alta quota, ma anche perché dotati di pala, sonda e Artva".

L’allarme ai soccorsi è stato immediato, anche perché a non molta distanza ci sono le piste da sci battute e sempre monitorate, affollate anche nella bella giornata di ieri da diverse centinaia di turisti, provenienti da tutta la Lombardia e non soltanto. Il luogo del drammatico incidente è stato raggiunto dalle squadre del Soccorso Alpino della VII Delegazione di Valtellina e Valchiavenna che hanno operato con gli esperti militari del Sagf-Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Bormio. A ulteriore rinforzo è stato chiesto anche l’intervento degli addetti alla sicurezza e soccorso agli impianti di risalita della vicina ski-area del Carosello 3000. In breve tempo il ferito, una volta estratto dalla neve, è stato stabilizzato e caricato su un elicottero di Areu (Agenzia regionale emergenza ed urgenza) per essere trasportato d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Da subito le sue condizioni sono apparse molto gravi e la prognosi definita rigorosamente riservata. Poi, nel primo pomeriggio, i sanitari hanno comunicato ai carabinieri della Compagnia di Tirano, competenti per l’area di Livigno, l’avvenuto decesso di Alessandro Piali il quale, dopo il diploma conseguito all’Itis di Breno, aveva iniziato a lavorare in un’impresa meccanica della Val Camonica. Ora l’intera vallata alpina camuna è in lutto per la sua prematura scomparsa. Delle indagini, per chiarire la dinamica dell’accaduto ed eventuali responsabilità, si occupano i militari del Sagf di Bormio con la collaborazione dei carabinieri di Livigno, coordinati dal sostituto procuratore Maria Lina Contaldo.