Val di Mello, il caso del sentiero disabili: "Costruire? parola orribile"

Le giude alpine commentano il progetto nella riserva e temono lo scempio

Una parte del possibile tracciato

Una parte del possibile tracciato

Valmasino (sondrio), 28 marzo 2019 - Con 26mila firme  raccolte si fa sempre più forte l’opposizione, capeggiata dalle Guide alpine Val di Mello, al progetto per la realizzazione di un sentiero accessibile a tutti all’interno della riserva naturale.

La proposta, avanzata da Ersaf (Ente regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) ha causato non pochi mal di pancia. In base a quanto emerso sembrerebbe che il nuovo sentiero, accessibile anche a carrozzine e joelette, dovrebbe partire dal parcheggio vicino alla località Gatto rosso per poi proseguire fino a Rasica. "Per come è stato inteso – sottolineano le Guide alpine della Val di Mello pubblicando una foto degli interventi - ecco da dove passerà il “sentiero per disabili”, cioè una pista spianata per le ruote di carrozzelle e joelette - e perché non mtb ed ebike? -. “Costruire” è la peggior parola che si possa usare e che mai avremmo voluto ascoltare per un luogo come la Val di Mello".

Sono in molti a guardare con sospetto a un progetto che potrebbe incrementare considerevolmente il turismo all’interno della riserva naturalistica: "La Val di Mello – sottolinea Jacopo Merizzi, una delle guide alpine della valle – va qualificata e non squalificata. Un progetto di questo tipo potrebbe portare a un aumento dei visitatori, che già sono migliaia ogni anno. Quest’area di pochi chilometri quadrati, però, andrebbe preservata dal turismo di massa". In base all’ipotesi del progetto – non ancora presentato nella sua fase definitiva e, in base a quanto emerso fino ad ora, fortemente ridimensionato in seguito ai numerosi mugugni – prevederà alcuni interventi ordinari, in grado di rendere il circuito di circa 3 chilometri accessibile anche a carrozzine e joelette. Per rendere possibile il transito a questi mezzi, però, sarà molto probabilmente necessario allargare il tracciato fino ad un metro e venti, larghezza massima per i sentieri ma che eccede notevolmente le dimensioni del tracciato già esistente.

Tra gli oppositori del progetto anche il noto scrittore e alpinista Mauro Corona che, da ormai tre settimane, dal programma televisivo Cartabianca difende la naturalità della riserva: "Giù le mani dalla Val di Mello – ha ribadito, ancora una volta, Corona – con una scusa ignobile si vuole rovinare un posto meraviglioso".