Un parcheggio all’ex Ticosa senza ulteriori bonifiche

I seicento posti auto sarebbero quasi a costo zero rispetto ai 4 milioni necessari per il recupero

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Trasformare la Ticosa in un parcheggio senza procedere a ulteriori bonifiche. Dopo anni di grandi progetti, tutti miseramente falliti o rimasti al palo, è questo l’obiettivo cui sta lavorando la Giunta Rapinese, anche con l’avallo indiretto del predecessore Mario Landriscina che, dopo cinque anni di tentativi e una gara, quella per la bonifica della cella 3 finita in un pasticcio, decise di affidare a una società di consulenza lo studio di un piano B. A suggerirlo era stata la Provincia, che in passato aveva aperto alla possibilità di un “confinamento volumetrico“ della porzione ancora inquinata, accanto alla via maestra della bonifica.

Proprio questa soluzione sembra essere quella su cui vuole puntare adesso il neo sindaco Rapinese che, già dalla campagna elettorale, non ha mai nascosto la volontà di trasformare la grande ex area industriale in un maxi parcheggio da almeno 600 posti alle porte della città murata. Una soluzione a costo zero o quasi, rispetto ai 4 milioni necessari solo per iniziare le operazioni di bonifica, al netto delle rivalutazioni dei costi dell’intervento. Inoltre il parcheggio, tanto per cambiare a pagamento, consentirebbe a Palazzo Cernezzi di recuperare risorse da investire in altri interventi in città.

R.C.