Ucciso in motocicletta Convalidato l’arresto dell’investitore drogato

L'autista del furgone che venerdì a Caino ha ucciso il centauro Marco Pancaldi è risultato positivo a cocaina, oppiacei, cannabinoidi e metadone. Il gip del Tribunale di Brescia ha convalidato l'arresto e disposto i domiciliari. Omicidio stradale: il 48enne trascorso tre giorni in carcere.

L’autista del furgone che venerdì a Caino, nel Bresciano, ha ucciso il centauro trentenne Marco Pancaldi era risultato positivo a cocaina, oppiacei, cannabinoidi e metadone. Il gip del Tribunale di Brescia ieri ne ha convalidato l’arresto e disposto i domiciliari. Il 48enne è accusato di omicidio stradale e ha trascorso tre giorni in carcere. Erano da poco passate le 17, quattro giorni fa, quando Pancaldi alla guida della sua Benelli è entrato in rotta di collisione con un Fiorino sulla 237, sulle cosiddette “Coste di Sant’Eusebio“, in territorio di Caino. Lo schianto si è verificato all’uscita di una curva, in un punto dove la carreggiata è molto stretta. L’impatto tra i due mezzi è stato tremendo. Il centauro è stato sbalzato di sella, è finito sull’asfalto ed è morto sul colpo.