Sondrio, ritirate sette patenti: "Ubriachi al volante? Ma il taxi è introvabile"

Un giovane però invita i Comuni a fornire possibili servizi alternativi per il rientro

Controlli dei carabinieri

Controlli dei carabinieri

Sondrio, 14 gennaio 2020 -  Controlli serrati dei carabinieri per contrastare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza, ma i giovani sondriesi denunciano: "In valle mancano servizi e alternative".

Partiamo dalla cronaca: nel corso del fine settimana i carabinieri hanno svolto in tutta la provincia un importante servizio straordinario di controllo del territorio, finalizzato alla prevenzione degli incidenti stradali conseguenti all’abuso di alcol e stupefacenti. Le compagnie di Sondrio, Tirano e Chiavenna hanno dedicato complessivamente 30 pattuglie ai controlli, 15 per due sere/notti consecutive, oltre ai normali servizi preventivi, denunciando 8 persone. Nel corso delle attività sono stati controllati 273 veicoli, 383 le persone identificate, tra le quali 35 con precedenti; 15 sono state le contravvenzioni al codice della strada elevate. A seguito dei controlli sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Sondrio per guida in stato di ebbrezza sette soggetti (sei ragazzi e una ragazza) tutti risultati positivi all’etilometro, con valori tra lo 0,94 grammi/litro e l’1,93 gr/lt, ossia dal doppio a quattro volte il limite massimo consentito, fissato per legge a 0,50 gr/lt. Come nei controlli di inizio anno, anche questa volta è stata una donna, una trentenne di Sondrio, ad avere il tasso alcolemico più alto. Altre due persone controllate avevano un tasso alcolemico superiore allo 0,5 ma inferiore allo 0,8 gr/litro e pertanto sono stati sanzionati amministrativamente.

Per tutti i guidatori è scattato il ritiro della patente. "Purtroppo, però, mancano alternative per chi non vuole mettersi alla guida dell’auto dopo aver bevuto – afferma un 34enne di Sondrio che sabato sera ha incontrato non poche difficoltà per andare dal capoluogo in discoteca ad Albosaggia –. Ho provato a chiamare tutti i tassisti presenti in città e dintorni, ma niente. Nessuno ha risposto, in alcuni casi il telefono risultava spento. E non è la prima volta: capita spesso il venerdì e il sabato che dicano di essere fuori servizio, oppure fuori provincia. Trovare un taxi è una missione impossibile, e non ci sono autisti Uber. Io alla fine sabato sono andato a piedi, ma chissà quante persone, invece, prendono l’auto anche se ubriache". Il giovane lancia un appello alle amministrazioni comunali, affinché pensino a incentivare i servizi di trasporto da e per le discoteche, "magari garantendo la presenza di alcuni taxi nel fine settimana o pensando ad affidare a persone disoccupate, ad esempio che godono del reddito di cittadinanza, un servizio serio e puntuale".