Turismo industriale. Il Villaggio operaio di Crespi d’Adda è un tuffo nella storia

Patrimonio dell’Umanità Unesco è in cima alle classifiche dei siti produttivi più visitati in Italia, dopo Maranello .

Turismo industriale. Il Villaggio operaio di Crespi d’Adda è un tuffo nella storia

Turismo industriale. Il Villaggio operaio di Crespi d’Adda è un tuffo nella storia

CAPRIATE (Bergamo)

Un’esperienza unica di turismo industriale che riporta il visitatore indietro di 150 anni, un secolo e mezzo, a Capriate San Gervasio, in un suggestivo borgo ancora oggi abitato da famiglie legate per lo più alla fabbrica e alla sua storia e rimasto immutato nel tempo. Con l’arrivo della primavera (Pasquetta compresa) riprendono le visite guidate al villaggio operaio di Crespi d’Adda, sorto nel 1876 per volontà e lungimiranza dell’imprenditore (originario di Busto Arsizio) Cristoforo Benigno Crespi - che aveva immaginato un borgo con edifici e servizi pubblici annessi ad uso delle famiglie impiegate nel grande cotonificio inaugurato nel 1878 - dal 1995 Patrimonio dell’Umanità Unesco, in cima alle classifiche dei siti industriali più visitati in Italia, al secondo posto dopo il Museo Ferrari di Maranello (Modena).

L’associazione “Crespi d’Adda“ organizza tour che permettono di esplorare il villaggio, il museo multimediale, la fabbrica, l’archivio storico, la vicina centrale idroelettrica, gioiello dell’archeologia industriale, e di ammirare le casette con giardino degli operai, pressochè uguali tra loro, allineate ed equidistanti lungo le vie, i tre palazzotti, le prime abitazioni realizzate, le case dei capireparto, le ville dei dirigenti e poi i diversi edifici pubblici, come il lavatoio (che oggi versa in pessime condizioni ed era utilizzato dalle lavandaie per poter lavare i panni vicino alle abitazioni senza doversi recare presso il fiume con le ceste colme di vestiti); e poi ancora il dopolavoro, l’albergo, la chiesa, il teatro, la scuola, i bagni pubblici, il cimitero.

Tutto racconta come si svolgeva la vita del villaggio, che ruotava intorno al grande cotonificio, la fabbrica che, al culmine della sua ascesa commerciale, ha potuto accogliere fino a quattromila persone tra operai e impiegati nell’amministrazione e settantamila fusi. Il museo multimediale raccoglie invece oggetti, testimonianze “raccontate“ da personaggi dell’epoca attraverso video, immagini storiche e un importante archivio. Il tour guidato completo al villaggio, al museo, alla fabbrica cotonificio e alla centrale idroelettrica si svolge tutti i giorni festivi, con visite in partenza dalle 10 alle 15,15.

Sono poi previsti itinerari singoli: alla centrale idroelettrica (prima e terza domenica del mese e festivi, dalle 14 alle 17), alla fabbrica cotonificio (seconda e quarta domenica del mese, con partenze dalla 14,30 alle 17) e tour guidato al villaggio e alle sale museali multimediali, tutte le domeniche e festivi, dalle 14 alle 17. Per tutte le attività, che si svolgono anche in caso di maltempo, è richiesta la prenotazione. Informazioni e tariffe su www.crespidadda.it per una visita-“lezione” di storia nell’industriosa Lombardia e Bergamasca in particolare. Da non perdere.