INTROBIO (Lecco)
Prima il cestino di funghi appoggiato a terra sul sentiero con accanto il pacchetto di sigarette, poi, trenta metri più in basso, in fondo ad un dirupo in mezzo al bosco, il suo corpo. È stato ritrovato ieri mattina, ormai morto, Sergio Cambiaghi, il cercatore di funghi di 79 anni di Barzanò disperso da mercoledì pomeriggio in Valbiandino a Introbio. È il terzo fungiatt che ha perso la vita sulle montagne attorno al lago di Como e della Valtellina in due giorni. I soccorritori lo hanno individuato nella zona della bocchetta di Pianca. Lo hanno cercato senza tregua da quando è scattato l’allarme per il suo mancato rientro a casa fino sperando fino all’ultimo in un miracolo. Schierati in campo almeno una quarantina di soccorritori: i volontari del Soccorso alpino di Valsassina e Valvarrone e i tecnici del Cnas con le unita cinofile, i vigili del fuoco delle squadre speleo alpino fluviali di Lecco che hanno coordinato le operazioni e utilizzato pure droni e un sistema per localizzare i cellulari, i vigili del fuoco di Bergamo e Varese. Appena le condizioni lo hanno permesso sono inoltre decollati da Malpensa per una perlustrazione aerea i Draghi lombardi del Reparto volo del 115 e i militari del Sagf, il Soccorso alpino della Finanza. Sono stati i finanzieri a riuscire a restringere l’area delle operazioni utilizzando il sistema IMSI Catcher, un apparato da “guerra elettronica” che consente di captare e triangolare i segnali di uno smartphone anche dove non prende. "Il 79ennne è stato ritrovato in un’area molto impervia", spiegano dal Soccorso alpino lombardo. Dai primi accertamenti si è trattato di un incidente: Sergio è morto sul colpo per una caduta dopo essere scivolato dal sentiero. Il feretro è stato subito restituito ai familiari. Era una persona prudente. Inoltre era un fungiatt esperto. Il pensionato, ex chimico, lascia moglie e figlia. Era zio della nostra collega Paola Pioppi; a lei e ai suoi familiari le condoglianze di tutti i giornalisti del Giorno.