Tributo al K2. Settant’anni fa la prima scalata

Tributo al 70° anniversario della conquista del K2 a Sondrio, con la presenza di illustri ospiti e focus sull'ecosostenibilità. Eventi futuri in Alta Valle per celebrare l'impresa storica.

Tributo al K2. Settant’anni fa la prima scalata

Tributo al K2. Settant’anni fa la prima scalata

Un tributo alla conquista del K2. Nuova sala delle associazioni gremita per la serata, organizzata dal Club 105 Frecce Tricolori Valtellina e Valchiavenna e la delegazione provinciale dell’Associazione nazionale onorificenze cavalleresche, in cui si è celebrato il 70° della conquista del K2. Presenti i vertici del Cai, Laura Gianesini, Angelo Schena e Marusca Piatta, il direttore del Parco dello Stelvio, Franco Claretti, il "cacciatore di 8000" Marco Confortola (foto) e la cognata di Achille Compagnoni. Nella serata si è rievocata l’epica impresa di Achille Compagnoni e Lino Lacedelli del 31 luglio del 1954 ma la kermesse è stata anche un momento di riflessione sull’ecosostenibilità, la difesa della biodiversità e il rispetto dell’ambiente. Nello Colombo, presidente dell’Anioc provinciale, ha parlato del mondo giovanile. Tante le manifestazioni previste in Alta Valle. Giovedì 22 giugno le scolaresche di Valfurva contribuiranno alla creazione del "Giardino della Montagna". Ognuno metterà a dimora il proprio seme di stella alpina contrassegnato da un sasso bianco personalizzato col proprio nome. Il presidente del "Club 105 Frecce Tricolori" Renato Verona ha presentato le manifestazioni del 27 e il 28 luglio a Santa Caterina Valfurva (sfilata di veicoli militari storici, concerto della Fanfara dei Bersaglieri di Lecco, visita al museo dei cimeli del K2, annullo postale e inaugurazione del campo fiorito di stelle alpine con la targa per Achille Compagnoni). Marco Confortola non poteva esimersi dal riecheggiare la sua drammatica conquista del K2 da lui definito "la più italiana delle montagne", soffermandosi sul suo impegno con le nuove generazioni e nell’elisoccorso alpino. Straordinarie le immagini, infine, del 1954 girate dallo stesso Compagnoni fino in cima al K2. F.D’E.