
Il segretario provinciale del Pd, Michele Iannotti ha tenuto una conferenza stampa in stazione a Sondrio Chiede investimenti sulla linea
"Abbiamo assistito nei giorni scorsi alle esternazioni del presidente Fontana che si dice indignato per la situazione dei treni: vorremmo fargli presente che quelli indignati ed esasperati per davvero sono i viaggiatori, cittadini in balia di disservizi ormai cronici che attendono risposte proprio da Regione Lombardia". Ha scelto non la propria sede, ma la banchina della stazione ferroviaria di Sondrio ieri Michele Iannotti, segretario provinciale del Pd "come gesto simbolico di solidarietà nei confronti dei pendolari" per chiamare alle proprie responsabilità chi potrebbe e dovrebbe intervenire. Iannotti punta il dito contro la Regione: "Sono loro che devono risolvere i problemi nei confronti di Trenord, campione di inefficienza – osserva Iannotti – ma anche nei confronti Rfi che, ricordiamolo, dipende dal ministro o delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini peraltro segretario della Lega, partito del presidente Fontana, dell’assessore Massimo Sertori, della consigliera Silvana Snider. Si rivolgano anche a Salvini per risolvere questo problema per i cittadini della provincia di Sondrio". "Ogni giorno, più volte al giorno, chi parte non sa se partirà all’orario giusto e quando arriverà a destinazione – sottolinea Iannotti - Ultimamente i treni vengono anche cancellati dopo due-tre ore di attesa senza neppure un’alternativa. Basti pensare che gli universitari ormai fanno a turno e scendono in auto a Milano per non perdere le mezze giornate per raggiungere la propria sede oppure per fare rientro in Valle". Il numero uno del Pd in provincia non si limita a deplorare lo stato di fatto, per altro finora mai cambiato in meglio nonostante ben tre estati di stop ai treni per lavori di potenziamento della linea, ma invoca anche una soluzione. "Bisognerebbe investire non solo sui treni, ma anche sulla rete, iniziare a pensare a un’ipotesi di raddoppio della Lecco-Colico e di alcuni tratti della linea tra Colico e Tirano. Servono investimenti ingenti, lo sappiamo, ma è questa la via da seguire".
L’ultima bordata è ancora politica: "Regione Lombardia non solo non ha il controllo di Trenord, ma ne premia l’inefficienza: ha aumentato del 30% lo stipendio dell’ad che percepisce così 683mila euro all’anno e gli stato pure prorogato il contratto di servizio di 10 anni. Inefficienza uguale premio. Questa è Regione Lombardia".