FULVIO D’ERI
Cronaca

Sondrio, tagli ai fondi per i controlli: "La città è senza risorse"

La decisione della Regione rischia di far saltare gli interventi alla Piastra. La denuncia del Pd: "Sindaco e maggioranza sottovalutano le conseguenze"

La riduzione dei fondi destinati ai Comuni rischia di interferire con le attività di controllo del territorio

La riduzione dei fondi destinati ai Comuni rischia di interferire con le attività di controllo del territorio

Sondrio – «È stato davvero stupefacente constatare come, durante la discussione sui tagli che Regione Lombardia ha apportato ai trasferimenti ai Comuni in tema di Polizia locale e per strumentazioni e progetti legati alla prevenzione, al controllo ed al contrasto alla criminalità comune, la maggioranza in Consiglio Comunale abbia affrontato il tema ritenendolo di nessun interesse per la città". Questo l’incipit del comunicato stampa congiunto dei gruppi consiliari di minoranza del comune del capoluogo di provincia valtellinese (PD, di Sondrio Democratica e Futuro Insieme).

"In particolare, i consiglieri di Fratelli d’Italia, spalleggiati dal sindaco, non hanno potuto negare l’evidenza di tali gravi mancanze di risorse, necessarie in particolare per consentire di dotare la città di nuove strumentazioni e tecnologie utili alla Polizia locale. In consiglio comunale si sono così trincerati dietro un imbarazzante ’non ci riguarda’".

Così i Comuni lombardi, che prima potevano contare su 20 milioni di euro, ora potranno spartirsene meno di 6: siccome è vero che Sondrio, rispetto ad altre realtà, non presenta criticità così consolidate, ciò porta a pensare che quelle poche risorse rimaste presumibilmente verranno dirottate su altri territori. "Ci sono zone della città, specialmente in periferia e nelle frazioni, che invece aspettano risposte e misure di controllo già più volte promesse e da tempo attese invano.

L’amministrazione comunale di Sondrio invece, in evidente imbarazzo, tace e acconsente sulle modalità di Regione Lombardia di cui anch’essa è vittima". Nei giorni scorsi il sindaco Scaramellini ha confermato l’aumento di fenomeni di "disagio e devianza". "Lo abbiamo interpellato proprio per conoscere i recenti fenomeni accaduti alla Piastra – concludono i consiglieri del Pd – non perché riteniamo sia un quartiere insicuro, bensì perché si sono ripetute occupazioni abusive, almeno 3 in edifici Aler, e fatti di cronaca che non possono lasciare indifferenti. Da un lato, ci conforta l’intervento del Comune per cercare di riportare l’ordine mentre dall’altro ci preoccupa proprio l’aumento di questo “disagio“, che le risorse sovracomunali tagliate avrebbero potuto ridurre con attività di recupero e riabilitazione".