Non solo le aziende, anche le banche hanno contribuito a costruire l’Italia che conosciamo, in particolare le casse del territorio come la Banca Popolare di Sondrio che ieri ha organizzato un convegno, in collaborazione con la lo studio Vitale Zane&Co per rivalutare il ruolo delle banche popolari.
"Abbiamo voluto dedicare una giornata di riflessione alla filosofia del fare banca che rivaluta il ruolo delle banche del territorio e ne ribadisce l’insostituibile funzione di sostegno alle imprese e alle famiglie – spiega Mario Alberto Pedrazini, direttore generale di Banca Popolare Sondrio - Una filosofia che, in realtà, non è nuova, perché si riallaccia a quella dei grandi banchieri della nostra tradizione italiana. Senza un efficiente sistema bancario che supporti gli sforzi del mondo imprenditoriale a muoversi e operare con successo in questo scenario così complesso, non ci può essere sviluppo economico. Questo è il momento di rilanciare il tema cruciale del ruolo delle banche territoriali per il sistema Paese, un modello di cui Banca Popolare di Sondrio è espressione da 150 anni". Una banca la Popolare di Sondrio che nei suoi 150 anni di storia non ha mai chiuso un bilancio in passivo e intende farlo anche adesso che per adeguarsi al futuro si è dovuta trasformare in Spa. Non è stata l’unica, come hanno spiegato i relatori che hanno partecipato al convegno, sotto la pressione della Bce, le autorità monetarie e i governi negli ultimi anni molte banche popolari di dimensioni medie e medio-piccole, caratterizzate da un profondo radicamento nel territorio sono state obbligate a trasformarsi in Spa. "Le banche popolari sono state spesso sacrificate a una politica di acquisizioni e fusioni bancarie – ha sottolineato Stefano Zamagni, professore di Economia dell’Università di Bologna - perseguendo l’idea che solo gruppi bancari di grandi dimensioni garantissero efficienza e stabilità, contribuendo invece a dar vita a banche troppo grandi per fallire che, spesso, hanno modificato il vitale rapporto tra banca e territorio. Battersi dunque per difendere la biodiversità bancaria significa impegnarsi per una autentica battaglia di civiltà".
Roberto Canali