Sondrio – Il Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) torna alla carica: alla stazione di Sondrio va riaperto il posto di Polizia ferroviaria. “Un posto tagliato nel 2016 dall’allora esecutivo - osserva Cristiano Ambrosini, segretario provinciale del SAP - senza preoccuparsi minimamente delle prevedibili conseguenze sul piano sociale di tale scelta”, conseguenze che in effetti, soprattutto negli ultimi due anni, hanno cominciato a farsi sentire sotto forma di risse, episodi di spaccio, casi di intossicazioni etiliche anche in pieno giorno con cadenza quasi quotidiana. Per questo nei giorni scorsi Ambrosini ha inviato al prefetto di Sondrio Roberto Bolognesi una lettera nella quale si torna a sollecitare la riapertura del posto di Polizia ferroviaria.
“Già nello scorso gennaio - dice - il SAP provinciale, a seguito di alcuni episodi di aggressione a bordo di treni e bus sostitutivi nei confronti del personale addetto ai controlli, aveva chiesto alle istituzioni di valutare la possibilità di ripristinare il presidio di Polizia Ferroviaria presso la stazione di Sondrio. Ora anche alla luce degli ultimi episodi che si sono verificati in zona e nell’adiacente Piazzale Bertacchi (come l’ultima maxirissa che dopo una sospensione di quindici giorni della licenza ha portato alla chiusura definitiva del bar di cui si parla nell’articolo accanto), come organizzazione sindacale della Polizia di Stato chiediamo un autorevole intervento del prefetto presso le sedi opportune per sostenere la nostra proposta di riaprire il presidio di Polizia Ferroviaria a Sondrio. Abbiamo interessato della questione anche i vertici nazionali del SAP i quali la porteranno all’attenzione del Dipartimento”.
Magari non l’intervento dell’Esercito che non sarebbe spiaciuto al referente cittadino di Fratelli d’Italia, insomma, ma un presidio fisso di Polizia al posto dei passaggi delle Forze dell’Ordine che pure vengono effettuati anche spesso nel corso delle 24 ore, non guasterebbe. Non solo: Ambrosini ritiene che la proposta possa essere ben giustificata anche guardando ai Giochi Olimpici invernali. “Avere un presidio di Polizia nella stazione ferroviaria garantirebbe un livello di sicurezza adeguato alla circostanza”, osserva. Non ci sarebbero neppure problemi di spazi, essendoci ancora l’ex ufficio Polfer.