FEDERICA PACELLA
Cronaca

Statua dell’Abbondanza decapitata Ennesimo sfregio al cuore di Brescia

Nella notte tra sabato e domenica i vandali si sono accaniti contro la fontana di piazza Mercato. La rabbia del sindaco Del Bono: "Questi gesti d’inciviltà non saranno più tollerati, puniremo i responsabili"

di Federica Pacella

Ci vorrà un po’ di tempo per stimare i danni fatti alla fontana di piazza Mercato, dove, nella notte tra sabato e domenica, è stata “decapitata“ la statua dell’Abbondanza. Uno sfregio che è stato subito notato domenica mattina da un passante, che ha avvisato la centrale operativa della Polizia locale. In poco tempo, l’immagine della statua vandalizzata, postata sulla pagina Facebook “Brescia che non vorrei“ ha raccolto l’indignazione di molti cittadini, alimentando anche le polemiche (già molto accese) sulle notti brave dei giovani bresciani nel centro cittadino e sul senso di insicurezza creato dalla presenza di giovani baby-gang. La statua sfregiata rappresenta un Genio, fanciullo con delfino e cornucopia, simbolo dell’abbondanza, realizzato da Giovanni Antonio Labus nel XIX secolo. Si trova davanti al rettorato, sopra la fontana scolpita su progetto di Giovanni Donegani, entrata nel novero dei beni da sottoporre a manutenzione e restauro conservativo con Art Bonus. L’ipotesi è che si tratti di un gesto di puro vandalismo, perché non sembrano esserci le connotazioni ideologiche che possono leggersi dietro la furia iconoclasta che si registra ad altre latitudini, Stati Uniti in primis. La testa della statua è stata ritrovata vicino alla fontana già nella giornata di domenica, ed è stata portata nel comando della Polizia locale di via Donegani, che ha avviato le indagini. Ferma la reazione del Comune, che adotterà la linea dura contro i responsabili. "Gesti di inciviltà e atti vandalici non saranno tollerati - ha commentato il sindaco Emilio Del Bono – fortunatamente il manufatto è stato recuperato e l’opera verrà restaurata. Trovo inaccettabile che qualcuno non rispetti i monumenti della nostra città, che sono un patrimonio comune, di inestimabile valore e vanno assolutamente tutelati.

Le indagini sono in corso: sono certo che i responsabili verranno presto individuati e severamente colpiti". Oltre ad essere denunciati, ai vandali sarà anche richiesto di sostenere le spese per la ristrutturazione della statua. Sulla possibilità di individuarli, c’è un discreto ottimismo. Gli agenti della Polizia locale, guidata da Roberto Novelli, hanno già recuperato le immagini delle telecamere di videosorveglianza dei dintorni, per risalire ai responsabili del gesto. L’ipotesi più accreditata è che si tratti di qualcuno dei tanti ragazzi che, nel fine settimana, riempiono il centro di Brescia. Non è la prima volta che i monumenti bresciani sono oggetto di atti di vandalismo, anche se non questo impatto. Per ritrovare un caso simile, bisogna spostarsi dall’altra parte del centro, in piazza Santa Maria Calchera, dove la statua di Niccolò Tartaglia è stata più volte oggetto dell’attenzione dei vandali: più di una volta, infatti, era stata distrutta la mano che tiene il compasso, ritenuta un simbolo esoterico. Il Comune è stato costretto ad intervenire più volte per ripulirla dai tag dei graffitari; anche l’associazione dei Caliniani aveva avviato una petizione per chiedere il restauro.