Sondrio, pedinava la ex e la minacciava di morte: condannato a un anno per stalking

Il 48enne non accettava la fine della convivenza. Spesso agiva sotto effetto dell’alcol

L'ingresso del Tribunale di Sondrio

L'ingresso del Tribunale di Sondrio

Sondrio – Dopo la fine della convivenza, aveva iniziato a tormentarla in ogni modo, arrivando a pedinarla sul posto di lavoro, e a osservarla attraverso la vetrina del locale pubblico di cui era dipendente. Ora l’uomo, 48 anni di Sondrio, è finito davanti al Gup con l’accusa di stalking, che gli è costata una condanna a un anno di reclusione, con rito abbreviato, senza sospensione condizionale.

I fatti risalgono alla primavera del 2021 quando l’uomo, spesso sotto effetto di alcol, aveva iniziato a molestare pesantemente, sia in presenza che al telefono, la compagna che lo aveva lasciato, con cui aveva avuto due figli ancora piccoli. In diverse occasioni, anche davanti alle forze dell’ordine, aveva minacciato la donna di tagliarle la gola, l’aveva calunniata dicendo ai vigili che spacciava droga, circostanza non vera, e minacciato anche l’uomo con cui la donna aveva iniziato a uscire.

Patteggiamento a un anno di reclusione, con pena sospesa, per Alberto Leoni, 34 anni di Sondrio: a febbraio 2018 era stato trovato, durante un controllo di polizia, con una trentina di grammi di hascisc, suddivisa in diversi quantitativi, ma a dicembre 2019, ancora una volta era stato trovato in possesso di droga, questa volta 200 g. di hascisc nascosti in un cassetto della cucina, pari a 550 dosi, dopo aver consegnato alla polizia, sempre durante un controllo stradale, un pacchetto di sigarette in cui custodiva una dose della stessa sostanza. Le due imputazioni sono state messe in continuazione. Infine un anno e 8 mesi di patteggiamento, con pena sospesa, per Giacinto Bianchini, 63 anni di Talamona, per distrazione di risorse societarie appartenenti alla società Gb Casa srl in liquidazione nel 2013.