REDAZIONE SONDRIO

Fusine, pescatori bloccati dalla piena del torrente: notte in montagna

Ieri sera da Sondrio sono scattati i soccorsi con drone, elicottero; all’alba sono intervenuti anche gli specialisti delle forre. Ma i due uomini, passata la piena, questa mattina sono riusciti ad attraversare i guadi e a tornare verso casa

Il soccorso alpino e speleologico della Lombardia intervenuto nella notte per ricercare i dispersi

Fusine (Sondrio), 18 agosto 2023 – Hanno passato la notte fuori, ma all'alba sono rientrati, i due pescatori che ieri sono rimasti bloccati nei pressi del torrente Madrasco, in Val Madre, nel territorio del comune di Fusine, in provincia di Sondrio. Erano usciti nel pomeriggio per andare a pescare, ma a causa di un forte temporale che ha aumentato la portata d'acqua del torrente, avevano difficoltà ad attraversare i guadi percorsi all'andata.

Operatori specializzati per le ricerche

Non essendoci una copertura telefonica nella zona non hanno potuto avvisare. Il loro mancato rientro ha fatto partire le ricerche: impegnati 8 tecnici del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, Stazione di Sondrio della VII Delegazione Valtellina - Valchiavenna, la squadra regionale del Cnsas, il Soccorso alpino Guardia di finanza, i Vigili del fuoco e la Protezione civile di Sondrio.

Nella prima fase della ricerca, cominciata poco prima delle 21.30, l'elisoccorso di Sondrio dell'Agenzia regionale emergenza urgenza ha effettuato dei sorvoli della zona. Per le aree più nascoste sono stati impiegati i droni della Protezione civile, ma senza esito. All'alba sono arrivati anche i tecnici di soccorso in forra della squadra regionale del Cnsas. Nel frattempo, i due pescatori sono riusciti a ripartire e i soccorritori li hanno incontrati mentre stavano rientrando. 

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L’esito dell’intervento è stato positivo, come già ieri sera i responsabili della ricerca avevano dedotto, in base alle informazioni in loro possesso. Nonostante le ampie probabilità che le persone fossero al sicuro, come poi è accaduto, i soccorritori - una ventina quelli impegnati ieri, oltre all’elisoccorso - sono comunque tenuti a compiere le complesse procedure che si attivano in questi casi e a mettere in campo tutte le risorse disponibili.