
di Fulvio D’Eri
Le scuole valtellinesi stanno al passo col Covid 19. Il Dpcm del 24 ottobre e le successive disposizioni di Regione Lombardia, provvedimenti che hanno di fatto ripristinato la Dad (Didattica a distanza) per le scuole superiori, hanno costretto gli istituti scolastici a rimodulare il metodo di insegnamento e a ritornare, purtroppo, alla scorsa primavera quando con la prima ondata della pandemia si erano dovuti tuffare nel grande oceano dell’insegnamento on line. Gran lavoro nei giorni scorsi per i dirigenti dei vari istituti che, sotto una regia comune, si sono adeguati ai provvedimenti con una solerzia e prontezza da applausi. Siamo andati a tastare il polso della situazione in una delle scuole numericamente più importanti della provincia di Sondrio e con parecchie materie che richiedono ore di laboratorio, l’Itis Mattei di Sondrio.
"Subito dopo l’uscita del Dpcm e delle varie disposizioni regionali – dice Massimo Celesti, dirigente dell’istituto scolastico sondriese – ci siamo premurati di incominciare al meglio la didattica a distanza riuscendo a partire già dalla scorsa settimana. Restano in presenza, a meno di nuove regole, solo le attività laboratoriali per le quali abbiamo approntato un calendario che permetta agli studenti di frequentare i laboratori a rotazione. Grazie a questi provvedimenti si è cercato di levare pressione ai mezzi pubblici. E devo dire che i primi feedback sono molto positivi, i nostri studenti ci hanno detto che la situazione sui mezzi è già migliorata parecchio".
Come vi siete attrezzati a questa seconda “ondata“ di covid e a questa seconda esperienza di Dad? "I nostri docenti sono molto preparati, già la scorsa settimana hanno tenuto lezioni da scuola agli studenti attraverso i vari mezzi informatici a disposizione. Loro, gli insegnanti, lavorano in presenza… E tra noi dirigenti c’è un ottimo dialogo, le problematiche sono spesso comuni e ci parliamo, anche attraverso appuntamenti organizzati ad hoc dall’Ust, per cercare di risolverle al meglio. Devo dire che c’è una notevole partecipazione dei ragazzi, il sistema informatico regge. Il protocollo ministeriale prevede 2024 ore di videolezioni e altre 812 ore di lezioni asincrone (spedendo cioè file con spiegazioni e altro materiale didattico direttamente agli alunni ndr). La problematica maggiore è, come già rilevato la scorsa primavera, relativa alla valutazione degli studenti. È inutile nascondersi, le prove a distanza sono meno “attendibili” di quelle in presenza".
Su questo aspetto urge una soluzione, necessaria quanto maggiore sarà la Dad, perché riuscire a valutare al meglio i ragazzi è un aspetto essenziale. Il Covid 19 è entrato prepotentemente e a gamba tesa nelle scuole, c’era da attenderselo. All’Itis Mattei quanti casi ci sono stati? "Attualmente abbiamo 4 classi in quarantena sulle 45 totali, un 8%. Gli alunni di due di queste classi nei prossimi giorni termineranno l’isolamento". La parola d’ordine? "Adeguarsi nel miglior tempo possibile e nel miglior modo possibile. La scuola sta facendo il suo dovere… è unita e compatta come è giusto che sia".