Sondalo, rischia la vita per un colpo di tosse

I chirurghi del Morelli hanno salvato una 58enne che stava soffocando causa la rottura dell'arteria tiroidea

L'ospedale Morelli

L'ospedale Morelli

Sondalo (Sondrio), 17 febbraio 2018 - Intervento eccezionale quello dell’equipe di chirurgia vascolare dell'Asst ValtLario, guidata dal dottor Gian Luca Canu, presso il presidio ospedaliero di Sondalo, in Valtellina. L'allerta è arrivata alle 3 del mattino di sabato 3 febbraio, dal Pronto soccorso di Sondrio dove, poco prima, era arrivata una paziente con problemi respiratori.

La cinquantottenne valtellinese, accompagnata dai parenti, accusava un forte e diffuso senso di soffocamento che gli accertamenti hanno collegato alla rottura dell’arteria tiroidea inferiore destra, provocata da un banale colpo di tosse. «In letteratura, dal 1930 ai giorni nostri, esistono solo quindici casi al mondo di rottura spontanea dell’arteria tiroidea inferiore a causa di un colpo di tosse o di pressione provocata da uno sforzo fisico- sottolinea il dottor Canu - Situazioni davvero rare, ma che possono accadere e che, nel caso della nostra paziente, hanno prodotto un grosso ematoma, localizzato tra la vertebra cervicale, la trachea e l’esofago, dislocazione che minacciava di toglierle completamente il fiato». Vista l'urgenza, i medici hanno disposto l'immediato trasferimento della paziente in sala operatoria, sotto le cure dell’equipe di chirurgia vascolare.

A intervenire, il dottor Canu e la dottoressa Maria Carlucci con l’embolizzazione in emergenza dell’arteria, ricorrendo ad una tecnica mininvasiva che prevede di «accedere all’arteria con una microspirale – specifica il dottor Canu – e di navigare al suo interno fino a raggiungere il punto di sanguinamento». «Una volta raggiunto questo punto si procede alla chiusura, dall’interno, della parte lesa. Il tutto con paziente intubata per permettere la respirazione», aggiunge. Due ore di intervento perfettamente riuscito. La paziente, completamente sedata, è stata trasferita in terapia intensiva, poi, il lunedì successivo, di nuovo in sala operatoria, per un secondo intervento chirurgico di rimozione dell’ematoma, effettuato dall’equipe di chirurgia toracica, guidata dal primario Claudio Della Pona e dall’equipe di chirurgia generale, guidata dal direttore Pietro Taliente. Ottimo lavoro che «conferma quanto sia elevata la professionalità degli operatori di Asst ValtLario, come singoli e in team», commenta Giusy Panizzoli, direttore generale, complimentandosi con le equipe. Nel giro di una settimana, la signora è uscita dalla terapia intensiva, per proseguire la degenza nel reparto di chirurgia vascolare.