Skyrunning senza il trofeo Kima: "Evento impossibile da realizzare"

L’associazione rinuncia e dà appuntamento all’edizione del 2022

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Il trofeo Kima alza bandiera bianca, se ne riparla nel 2022

Il comitato organizzatore della Grande corsa sul sentiero Roma ha creduto sino all’ultimo di poter organizzare la gara, prima di arrendersi: non vi sono le condizioni per mandare in scena un evento di caratura mondiale.

A dare l’annuncio è Ilde Marchetti, presidente dell’Associazione Kima. "Abbiamo provato sino alla fine, ma ci siamo scontrati con la dura realtà. Attualmente in Italia non è possibile organizzare un grande evento internazionale come il nostro. Gli uomini adibiti alla sicurezza degli atleti, le aziende private e gli enti pubblici che da sempre ci hanno sostenuto, sono stati messi a dura prova dall’emergenza dovuta a Covid19. Per rispetto nei loro confronti e con la consapevolezza che i limiti alla mobilità non avrebbero consentito di vedere il Kima cui vi abbiamo abituati… abbiamo deciso di alzare bandiera bianca".

Ai 280 iscritti sarà rimborsato il 70% della quota. In alternativa l’iscrizione sarà valida nell’edizione in programma nel 2022. "L’anno prossimo tornerà una kermesse storica a cui siamo molto legati, la Grigne Skymarathon, l’ex Trofeo Scaccabarozzi – ha concluso Marchetti –. Con i vertici del Team Pasturo abbiamo deciso che il Kima si correrà negli anni pari e la loro gara in quelli dispari, così da avere sempre in Lombardia una skymarathon prestigiosa a fine estate".