Selvaggia la misteriosa Sulle tracce della strega rinchiusa nella torre

“A passeggio con Mino Milani“: il tour guidato rievocherà la storia raccontata nel libro dello scrittore pavese recentemente scomparso.

Selvaggia la misteriosa  Sulle tracce della strega  rinchiusa nella torre

Selvaggia la misteriosa Sulle tracce della strega rinchiusa nella torre

Bellissima e misteriosa: doveva essere così Selvaggia, anche se potrebbe essere un personaggio inventato. È stato Mino Milani, lo scrittore recentemente scomparso, a raccontare la storia di questa donna prendendola simbolicamente ad esempio di molte altre donne accusate di stregoneria e rinchiuse nella torre Malaspina, che svetta nello skyline di Varzi. La storia di Selvaggia sarà rievocata oggi pomeriggio durante una visita guidata del ciclo “A passeggio con Mino Milani“. Un tour che riporterà indietro a quanto sarebbe accaduto nel 1464, quando 25 donne accusate di stregoneria sarebbero state rinchiuse nella torre adiacente al castello alta 29 metri. "Leggeremo alcuni passi tratti dal libro “Pavia brucia ossia la strega“ dell’autore pavese recentemente scomparso" conferma la guida di Oltreconfine, senza anticipare nulla della visita che vuole essere una sorpresa per i partecipanti.

Una sorpresa basata sul racconto fatto da Milani nel quinto libro di San Siro, che riporta agli ultimi scampoli del primo millennio, quando una banda di Ungari si è presentata attorno a Pavia, allora capitale del Regno Italico. In cambio della pace il capo ha chiesto una grande quantità di oro e d’argento, ma i pavesi non hanno accettato nemmeno di trattare, sicuri delle loro impenetrabili mura cui i barbari non avrebbero osato dar l’assalto. Gli Ungari in effetti non hanno attaccato, ma inondato Pavia di frecce e anfore incendiarie, che hanno trasformato la città in un rogo infernale.

Pavia brucia. Sullo sfondo del rogo, Mino Milani ha raccontato la vicenda della bellissima e misteriosa Selvaggia, accusata di stregoneria e tradimento, e del giovane cavaliere Marco di Zerbi, che della donna si è perdutamente innamorato. Partendo da un manipolo di documenti, non molto rilevanti, che si riferiscono a un incendio scoppiato in Oltrepo nel 1924, Milani ha parlato della stregoneria nel Pavese.

Oggi la torre di proprietà comunale può essere visitata solo occasionalmente salendo i 41 gradini esterni alla struttura o gli 89 scavati nell’intercapedine del muro, per arrivare fino alla sommità da cui si gode una splendida vista. E, scalino dopo scalino, si può ripensare alle 25 donne tenute prigioniere.

Arrivando in pianura, invece, anche sulle rive del Ticino, si dice che in una baracca vivesse una strega che usciva solo di notte per procurarsi erbe e radici con cui confezionava gli infusi di felicità. Vecchia e brutta, insegnava alle ragazze a mantenersi giovani o a trovarsi un marito. Di tanto in tanto, anche i signori della città bussavano alla sua porta per chiedere intrugli che consentissero loro di diventare più potenti. "Costruite torri" consigliava la donna. Così nacque la città delle 100 torri.

Manuela Marziani